E qualcosa rimane - Linus

Mettiamola così: un libro del genere probabilmente in vita mia non lo avrei mai comprato. Poi però ne ho ereditato una vecchia copia usata e la curiosità ha preso il sopravvento. Anche perchè, non l'ho mai negato, a me Linus piace molto, quando posso lo ascolto sempre in radio alla mattina e, quando non posso, vedo di recuperarmi le puntate in qualche modo. Mi piace molto ascoltarlo quando parla e sentire cosa ha da dire anche al di fuori della trasmissione, nelle varie interviste (per fortuna poche) che rilascia in giro. Mi rispecchio molto anche in quello che, di solito, si suol dire in giro di lui (tranne per la "faccenda" della corsa): del suo carattere burbero, spigoloso, ruvido e autoritario... ma mica poi tanto quando lo si conosce bene. Ovviamente non ho idea di come sia lui in realtà, però mi scompiscio dalle risate ogni volta che, nei video delle canzoni di Natale, tutti ballano, si dimenano con più o meno successo, questo è un altro discorso, mentre lui resta impalato. Freddo impassibile ed immobile. Solo per questo: è amore.
In questo libro parla di musica, ovviamente il suo cavallo di battaglia. Con la scusa di un elenco delle sue canzoni preferite, snocciola una serie di aneddoti sui meravigliosi anni '80... o giù di là. Qualcuno un po' più personale, qualcun'altro un po' più di costume & società. Nel complesso una lettura piacevole, nulla di impegnativo, un po' nello stile di Deejay chiama Italia. Se non vi piace il genere, lasciate perdere questa lettura. 
Come direbbe Vanity Fair, tempo di lettura: un paio d'ore, non di più. Non è che sia un granchè di libro. Non è che ci abbia speso dietro un granchè di tempo a scriverlo. Un paio d'ore al massimo che, ovviamente, devono essere spalmate in almeno due o tre volte diverse. Una lettura tutta d'un fiato credo sia impossibile... ed anche un filo controproducente, se vogliamo dare un senso al tutto. Ogni capitoletto porta il titolo di una canzone ed è introdotto dal testo orginale della stessa. Il gioco potrebbe essere quello di mettere la canzone in sottofondo mentre si legge il capitolo. Per questo motivo un po' di tempo questa lettura te la occupa. Per questo motivo è tutto tanto piacevole: per conoscere canzoni che non si conoscevano o riscoprirne di dimenticate. Qualcuna l'ho inserita direttamente in playlist: alcune hanno retto giusto un paio di passaggi, poi le ho fatte fuori inevitabilmente, altre stanno stoicamente resistendo.
Ciò che del libro mi è più piaciuto:
- già alla seconda riga dell'introduzione al libro Linus è riuscito ad inserire per la prima volta il termine "meccanismo". Chi lo ascolta in radio sa di cosa sto parlando;
- il titolo: "e qualcosa rimane": una di quelle citazioni colte musicali che tanto mi piacciono. Direttamente da "Rimmel" di Fransceso De Gregori, anch'essa meritevole di essere riascoltata di tanto in tanto;
- l'aneddoto su Casa Berlusconi. In ogni caso non lasciamoci ingannare dallo spirito "politicamente scorretto": è pur sempre edito Mondadori.
Ciò che del libro non mi è piaciuto: doverlo chiamare "libro". Questo non è un libro. E' quasi più una raccolta di pensierini. Cosa che se non fosse stato scritto 12 anni fa sarebbe forse più una raccolta di post del blog. Però 12 anni fa il blog non c'era.

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