Ti ricordi di me?

Probabilmente l'idea di vedere questo film era rimasta in un cassetto dai tempi in cui uscì al cinema e vidi un'intervista di Ambra alle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi. Questo mi è parso il momento giusto di smaltire un po' di titoli virtualmente presenti su quella lista... ed eccomi davanti al fatto compiuto.
Partiamo dall'inizio. Di Ti ricordi di me? penso che sia uno di quei film italiani che ridanno il senso d'esistere al cinema italiano stesso, che troppo spesso si dimentica di essere qualcos'altro oltre ai cinepanettoni. Lei è interpretata da Ambra Angiolini che è una rara bravura: la protagonista è una fulminata. Un'insegnante di  scuola elementare assalita da una serie di patologie e paranoie che difficilmente sono racchiudibili in una sola persona. Soffre di narcolessia, di tanto in tanto quando si emoziona crolla drammaticamente al suolo e si addormenta. Di tanto in tanto si risveglia completamente priva di memoria: per questo motivo tutta la sua esistenza è riassunta in un grosso librone rosso, nel quale meticolosamente da una vita racchiude tutte le sue impressioni. Scatta foto con la sua polaroid di tutte le persone che incontra segnando per alcuni di loro un'opinione a riguardo. Ma non solo. Ha anche delle fissazioni e paranoie meravigliose, al limite dell'autismo. Tipo quello di attraversare la strada sulle strisce pedonali... ma solo la parte bianca. Ambra in tutto questo è deliziosa ed assolutamente convincente. Edoardo Leo, alla luce di quanto detto sino a questo momento, non può che apparire il normale della situazione. Edoardo Leo che, tra l'altro, uno degli attori e registi più sottovalutati del momento, uno di quelli che alla tenera di 40 anni è ancora uno dei "giovani volti" del cinema italiano dove, se non sei Stefano Accorsi, probabilmente, non sei nessuno. Oppure no, perchè pure la fase Stefano Accorsi forse ce la siamo superata... e Dio ci abbia in gloria per questo. Vabbè: mettere altro nome al suo posto ed il concetto mi pare già abbastanza chiaro. 
Recuperando il discorso, Edoardo Leo vicino ad Ambra sembra addirittura il normale della coppia. In realtà pure lui di normale non ha un accidente: loro si sono conosciuti dallo psicologo. Lui è un cleptomane, che ruba oggetti a caso per colmare i vuoti esistenziali lasciati in gioventù da una famiglia sciagurata, e scrive favole per bambini ambientate nel mondo reale e prive di lieto fine, certo che i bambini si debbano abituare fin da subito alle bruttezze della vita.
Il vero problema della faccenda è che io mi ero convinta, per ragioni ai più sconosciute, di essere in qualche modo davanti ad una commedia, qualcosa che magari non mi facesse sbellicare dal ridere ma fosse leggero, di intrattenimento, divertente. La verità è che questo film mi ha messo un'angoscia infinita. Quando a 40 minuti dalla fine del film ci si ritrova davanti ad uno di quei tipici momenti che sembrano essere da happy ending, uno di quei classici momenti finali dei film, con la musichetta allegra in sottofondo, con gli obiettivi che trovano al loro raggiungimento in una sequenza di immagini rapida e dinamica. Con estremo intuito incomincia a sorgere in me chiarissimo il sospetto che non sia veramente un happy ending. Mica per altro: perchè mancano ancora 40 minuti alla fine... ed è evidente. Un po' come nella vita. Quando accade qualcosa di bello non è che cala il sipario e si rimane congelati in quello stato per l'eternità. Succede qualcosa di bello e poi si va avanti, tanto avanti che l'idea che qualcuno a caso sarebbe dovuto morire da un istante all'altro mi prende per la gola.
In realtà, stiamo tutti calmi, non muore nessuno. Però Beatrice, all'apice della sicurezza in se stessa, lascia a casa il grosso librone in cui sono racchiuse tutte le sue impressioni di vita. Niente di peggio: crolla al suolo in men che non si dica alla vista dell'ex fidanzato e l'amnesia che ne consegue le fa dimenticare della sua intera esistenza. L'ex fidanzato la conduce lontano dalla città in cui risiede: in svizzera, dove inizierà nuovamente a crearsi un'esistenza. Sarà proprio in svizzera che Lui la ritroverà grazie ad una serie di fortunati eventi... e sarebbe bello pensare che lei possa essere in grado di recuperare magicamente la memoria e tornare a casa dalla sua famiglia. Però no... non può essere tutto così improvviso... ed è lì che scatta l'angoscia. In realtà ce lo lasciano un po' credere. Lei lo vede attraversare la strada camminando solo sulle strisce bianche ed ha come un colpo di fulmine, vanno a mangiare insieme un gelato caffè e limone e magari da nascerà cosa... però è angosciante. Basta. Non è il caso che dica altro.

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