UnReal

Se mi fossi fermata a parlare di UnReal qualche minuto prima dell'inizio dell'ultimo episodio della stagione credo che, senza colpo ferire, l'avrei etichettata come la serie rivelazione di questa torrida estate 2015. 10 episodi da 20 minuti l'uno in grado di catapultarti nel mondo che tutti noi sappiamo esistere, ma del quale amiamo non pensare veramente. Si tratta del "dietro le quinte", tutto quello che, metaforicamente parlando o meno, si trova sul lato B di qualsiasi scintillante manifesto modaiolo.
Perchè esiste sempre un lato B.
UnReal è ambientato in un Realty Show, qualcosa alla Uomini&Donne, ma molto più in grande, molto più pacchiano, molto più Hollywoodiano, molto più da ogni punto di vista. Tra un set e l'altro, tra una location romantica ed una d'avventura, veniamo a conoscenza di tutti i protagonisti di quella farsa: tutti quelli che appaiono in video... ed i burattinai.
Attraverso UnReal anche l'espressione "è tutto finto" assume un'altra dimensione, andando molto al di là di quanto siamo abituati ad immaginare. Si va oltre il concetto di "è tutta un'esagerazione" \ "stanno recitando" \ "è tutto scritto da copione": dietro c'è molto di più. C'è una fittissima rete di produzione, di calcolo, di studio fatto a tavolino circa le informazioni che devono circolare, come potrebbe reagire una persona alla conoscenza di certe circostanze, di casualità con cui altre situazioni si possono venire a creare. Un sottilissimo lavoro di studio comportamentale e analisi psicologica che dopo un po' di porta seriamente a guardarti intorno e domandarti il perchè di ogni singola condotta umana, ormai certo che nessuno faccia più nulla se non nel tentativo di provocare in te la reazione più mediaticamente conveniente.
La protagonista indiscussa è Shiri Appleby (che poi sarebbe Liz Parker di Roswell, ma anche la protagonista di Dating Rules from a future myself, che mi tocca doverlo sottolineare dato che sono praticamente l'unica che quella serie l'ha vista e l'ha anche apprezzata) una delle produttrici dello show con due talenti indiscutibili: quello di riuscire a manipolare le persone senza che queste siano in grado di rendersi conto di quello che sta accadendo e cacciarsi nei guai con la frequenza con cui una persona normale cambierebbe i calzini. Nella serie interpreta Rachel, una ragazza complicata, una di quelle a cui la sorte non ha, già di per se, regalato tutto quello che avrebbe potuto desiderare... ma che è riuscita a mettersi anche particolarmente i bastoni tra le ruote da sola. Un talento naturale per le scelte sbagliate. Non è una di quelle ragazze con i capelli sempre pettinati, sempre in ordine e con la piega fatta, non è una di quelle che sanno sempre cosa vogliono nella vita. Qualche volta un po' troppo facile ad avvicinarsi alla bottiglia eppure umile nelle proprie scelte di vita e dedita alla propria professione: che poi sarebbe il suo secondo grande talento. La sua complicatezza è in grado di offrire alla serie un tono di maggiore realisticità ad una situazione che, di per sé, potrebbe un po' deficitarne.
La stagione prende il via con la presentazione di Adam Cromwell, ricco rampollo inglese di una famiglia sulla via di mezzo tra il nobile e lo sfacciatamente ricco, giunto ad essere sostanzialmente diseredato a seguito dell'ennesima bravata tipica del ricco rampollo inglese annoiato. Accetta di partecipare ad Everlasting come "tronista" per rimettere in piedi la propria reputazione e per cercare di ridarsi un tono (ed un'indipendenza economica) dopo il calcio nel sedere ricevuto dagli avi. L'idea di base è la seguente: passare un anno (cioè: una stagione televisiva) sotto le telecamere per allontanare l'immagine di cattivo ragazzo che la carta stampata gli ha ormai cucito addosso e poi allontanarsene per sempre. Ovviamente tra il dire ed il fare c'è di mezzo Rachel.
Tra le "corteggiatrici" possiamo trovare un po' di tutto, dalle giovani in cerca di un po' visibilità mediatica, professioniste in carriera in cerca di "qualcosa di diverso" o mamme single, nel disperato tentativo di allontanarsi dalla monotonia. Scartato fin da subito il superfluo, emergono chiaramente le personalità più forti dello show, quelle che, appuntamento dopo appuntamento, riusciranno a farsi strada per arrivare sempre più avanti al gran finale.
Episodio dopo episodio, tanto nella finzione quanto nella realtà, la vita prosegue andando avanti a colpi di scena. Attimi di comicità seguiti da attimi di drammaticità tale da rendere l'intera esperienza di Everlasting sempre più coinvolgente fino al punto di arrivare con difficoltà a distinguere la realtà dalla finzione. Adam, con una convinzione ormai impressionante, continua a recitare il proprio ruolo all'interno dello show sulla base del copione redatto, ormai nei minimi dettagli, da Rachel decisamente confusa per quanto attiene ai confini da rispettare. Mentre anche tutti gli altri personaggi incominciano a muoversi compulsivamente come biglie impazzite lungo tutta la scacchiera, eccoci arrivati al gran finale.

Commenti