La grande bellezza

Un secondo dopo aver finito di vedere "La grande bellezza", tutto ciò che mi passa per la mente è una citazione del film stesso:
Non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare.
In realtà le mie emozioni sono come immobili davanti a questa tastiera. Non danno la minima energia alle mie dita perchè siano in grado di scrivere tutto quello che dalla sua visione ne è scaturito. Perchè non ne è scaturito niente. Qualcuno potrebbe dire che è come stare davanti ad un grande quadro di un grande artista: o si hanno le competenze giuste per saper leggere il quadro e capire a cosa si sta assistendo, oppure è tutto tempo sprecato. E' peggio non essere in grado d riconoscere l'arte o pretendere di vedere arte anche davanti a qualcosa di semplicemente brutto? 
Flaubert voleva scrivere un romanzo sul nulla e non ci è riuscito: dovrei riuscirci io?
Che poi, "La grande bellezza" non è brutto... forse è solo trash! E' qualcosa che va oltre l'essere semplicemente brutto, qualcosa che va talmente tanto alla ricerca delle bruttezze che quelle stesse bruttezze diventano belle. O quantomeno incuriosiscono.
L'intero film è intriso di malinconia e di nostalgia, sentimenti che, per la cronaca, non respingo affatto e di cui mi nutro quotidianamente certa che un giorno saranno il mio pane quotidiano. Però poi manca la trama. Manca qualcosa che dobbiamo aspettare fin dall'inizio, qualcosa che dovrebbe accadere e non accade mai. Semplicemente lo spettatore resta immobile davanti ad un pezzo della vita del protagonista e guarda le cose accadere. Le guarda accadere e non può far niente. Non può reagire, non può opporsi, non può dire la sua. Così come la sua ha smesso di dirla, da un pezzo, il protagonista: un uomo giunto ad un punto della sua vita in cui guardarsi indietro è inevitabile. Prima di guardarsi indietro guarda quello che ha davanti, guarda le facce che lo circondano, i personaggi sopra le righe che colorano la sua esistenza, lo aiutano a sentirsi migliore di tutti loro ma, allo stesso tempo, terribilmente solo. Perchè tutto quello che è stato in grado di fare nel corso della sua vita è riempirsi il salotto di maschere, di pupazzi.

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