Season Premiere - Nashville, terza stagione

Il finale della seconda stagione ha avuto un qualcosa di drammaticamente sconfortante: tutto resta com'è, nulla cambia per davvero. Gli anni passano, noi stessi cerchiamo inesorabilmente di migliorarci, ma siamo sempre noi, con le nostre debolezze, con i nostri difetti, con tutto quello che il passato ci ha tatuato sulla pelle.
Quella più disastrata di tutte, neanche a dirlo, è Juliette. Dopo essere saltata da un travaglio interiore ad un altro, da un disastro all'altro pareva finalmente essersi messa l'anima in pace ed aver trovato il proprio equilibrio insieme a quel disgraziato di Avery. Avery in passato mi è pure stato antipatico, poi si è scontrato con il ciclone Juliette ed improvvisamente merita di essere compatito: ci vuole coraggio e, in ogni caso, ci sono alte percentuali di possibilità di farsi male. In effetti così è stato.
Davanti alla consapevolezza di non essere in grado di rovinare ogni singola cosa buona che le capiti sul percorso è lei stessa a piangere e, quasi, vuol far piangere anche noi. Avery, nel dubbio, per non piangere, affoga tutti i suoi dispiaceri nell'alcol. All'inizio di questa terza stagione lo ritroviamo ancora immerso nei propri fiumi di birra e di qualunque cosa sia che tracana ogni istante e, pur di fuggire dall'intera circostanza che ci è creata, si fionda in macchina insieme a Scarlett.
Scarlett, sul finale della seconda stagione, dopo la crisi di panico e di pianto che la portata a rifugiarsi sotto ad un pianoforte e piangere a dirotto nel bel mezzo di un concerto in uno stadio zeppo zeppo di presenti, ha deciso la prima cosa buona della sua vita: piantarla di cantare, di innondare il mondo di canzoncine appena bisbigliate modello Carla Bruni, lasciare Nashville e tornare a casa. Cioè, in una città in cui ha vissuto quando era piccola che di casa non ha un bel niente, visto che una casa notoriamente non la ha, ma che si trova, comunque, a molte miglia di distanza da un microfono... cosa che ci rende tutti molto felici. Invece no. Il viaggio in macchina si trasforma da momento di silenzio e meditazione alla ricerca di se stessi, in una gita modello tre uomini ed una gamba, con tanto di guasto meccanico in mezzo al nulla e sosta al primo bar nei dintorni con tentata rissa a seguito. Più che tre uomini ed una gamba, lo potremmo chiamare tre uomini ed una Chitarra, Scarlett, Avery e Gunnar, nel ruolo di moralizzatore che - maledizione a lui -  alla fine convincerà l'allegra combricola a fare marcia indietro e tornare tutti a Nashville per stare insieme felici e contenti. Anche perchè Scarlett, pur cercando di rinnegarlo, dei parenti a Nashville li ha: uno zio, Deacon. E sua figlia.
Il caro Deacon, anche in conclusione di questa stagione è riuscito ad accaparrarsi il premio colpo di scena. Vincitore assoluto: due su due. In coda alla prima stagione provocò uno di quegli incidenti che a momenti ci stava per privare per sempre della regina della Country Music, e sai che perdita, ora, giunto alla seconda stagione, chiede a Rayna di sposarlo facendo leva sull'amore che li ha legati per così tanti anni e sulla figlia, che ora sa di avere in comune con lei, che richiede una famiglia e maggiore stabilità.
Rayna reagisce in maniera neanche troppo contrariata. Dico, neanche troppo contrariata per essere una che, la stessa sera, alcune ore prima, su un palco davanti a migliaia di persone aveva già ricevuto (ed accettato) una proposta di matrimonio. Lo bacia e rimane in silenzio lasciandoci sul filo del rasoio per tutta l'estate. Cosa deciderà di fare? Molla il buon partito Luke per tornare tra le braccia dell'amore giovanile? Manderà al diavolo l'amore della sua vita per stare insieme a quello che, magari conosce da quattro giorni, ma vuole dargli tutto quello che Lei, insieme a quel riccone del sindaco, per tutti quegli anni non ha mai avuto? In effetti anche la sua storia è commovente.
Rayna ci pensa. Si prende mezza giornata di meditazione. Confessa la proposta alla sorella, che ritiene Deacon uno screanzato, parole forti da casa James. Confessa la proposta a Luke, che corre dall'altro a sfondargli il naso. Riascolta qualche vecchio vinile nel quale la sua voce è registrata sulle note della chitarra di Deacon, cerca nella sua memoria qualche dolce ricordo... ma trova solo memoria della volta in cui ubriaco marcio le fece un occhio nero nel sonno. Quindi corre tra le braccia di Luke, sfoggiando il più pacchiano anello con diamante che si sia mai visto, ma nei suoi occhi si capisce che non è poi così convinta.

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