Come un tatuaggio sulla pelle

Su Twitter questa faccenda dei tatuaggi l'ho già tirata fuori in un paio di occasioni. Ora mi sembra il caso di esplicitare un pochino la mia posizione, perchè poi sembro una vecchia acida, rancorosa nei confronti di quelli che si sono rovinati per sempre la pelle!! 
Parliamone. Perchè io non sono contro i tatuaggi. Assolutamente. A me i tatuaggi piacciono e sono piuttosto certa che un giorno anch'io mi vorrò tatuare qualcosa. Sul perchè non l'ho ancora fatto: 
1) Perchè per mia fortuna \ sfortuna dimostro 15 anni, un tatuaggio su di me farebbe molto ridere.
2) Perchè cambio idea ogni 15 secondi, anche sulle cose che mi piacciono. Un tatuaggio non smetterebbe mai di piacermi, anche perchè se me lo sono fatto una ragione ci sarà pur stata, solo che potrei stufarmi. O aver voglia di aggiungere qualcosa per rinnovare. O modificarlo. Il che porterebbe ad una escalation di disastri che prima dei 70 pagherei a caro prezzo.
3) Perchè voglio aspettare i 30 anni, data simbolica in cui sarò certa di non essere più una bimbaminkia capace di tatuarsi sulla schiena il testo di una canzone dei OneDirection. 
Per tutto il resto c'è Mastercard.
Dicevo. Io non è che me la prendo con chi ha dei tatuaggi. Me la prendo con chi ha dei tatuaggi brutti. Non mal fatti: lì me la prenderei con il tatuatore. Mi riferisco proprio a quei tatuaggi proprio proprio brutti, per loro natura e per espressa volontà di chi se lo è voluto tatuare. 
Ecco, beh, in effetti anche lì sarebbe potuto intervenire il tatuatore e rifiutarsi di compiere un'opera del genere, ma capisco che è il denaro a comandare. Se il cliente vuole e paga per una roba del genere è giusto che paghi pegno. Per tutta la vita.
Non so se vi siete resi conto ma, quest'estate pare essere risbocciata la moda del tatuaggio. I tatuaggi non vanno mai via di moda dai tempi degli antichi egizi, sia chiaro, però pare che ogni decina d'anni debba esserci per forza un nuovo boom che porti chiunque a rappresentarsi qualunque cosa in qualunque parte del corpo. E non ditemi che i tatuaggi che ho visto quest'estate sono gli stessi che erano già lì 10 anni fa... perchè non è vero. Certamente quelli di 10 anni fa sono ancora lì... ma si vede che sono così vecchi. Si vede perchè sono sbiaditi. Si vede perchè è proprio un altro stile: un po' come vedere un film di 20 anni fa: non è necessario riconoscere qualcuno degli attori e sapere che oggi è molto  più vecchio \ grande. E' proprio la qualità della pellicola, lo stile della regia, del montaggio, gli effetti speciali. Così come con i tatuaggi: uno fatto nell'ultimo paio d'anni si riconosce di netto. 
Tempo che sia arrivata l'estate e che si abbia avuto modo per togliersi i vestiti ed andare in spiaggia tutti questi piccoli tesori d'arte sono usciti allo scoperto. La cosa triste? Quando uno, smessi di guardare i disegni, smesse di leggere le scrittine, smesso di cercare di dare un senso a quello che vedeva... scopriva che tutto ciò un senso non lo ha. Triste è quando ti rendi conto che tutte le scritte sono fatte con lo stesso identico carattere, con la stessa inclinazione, nello stesso posto. Triste è vedere che le righe impresse sulla schiena di quella bella ragazza due ombrelloni più in là non è altro che il profondissimo testo di un pezzo dei club dogo. O che i fiocchi impressi su tutte le mamme del circondario erano esattamente identici, fatti con lo stampino: magari un po' più grandi o un po' più piccoli, magari un po' più rosa o un po' più azzurri, ma identici.

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