Bastille

Ci sarebbe da domandarsi se io non sia un po' tipo l'ultimo degli irriducibili, che continuo a comprare CD nella speranza che siano veramente qualcosa di cui possa valere la pena e... a parer mio, parlando in generale, è così. Poi però capita di ravanare tra gli acquisti compiuti in epoche ormai dimenticate e trovare cimeli tipo Bad Blood dei Bastille e domandarmi ma che fine hanno fatto i Bastille? E chi cavolo sono i Bastille? Ci rendiamo conto che non ho neanche la più pallida idea di quale sia la loro faccia? Eppure mi sono fatta regalare il loro CD! Pensiamo positivo: almeno non l'ho comprato.
Era la primavera del 2013, in tutte le radio del mondo suonava da mesi Pompeii, probabilmente il loro singolo più famoso, quando sono stata catapultata in un negozio di dischi e mi è stato chiesto di sceglierne uno. Uno che volessi, senza se e senza ma. Wow! Avrei potuto scegliere le peggio cazzate, avrei potuto pensare di completare qualche "collezione" non ancora completata, avrei pure potuto recuperare qualche cimelio del passato di cui ne sarebbe davvero potuta valere la pena. Invece mi butto sui Bastille, con lo stesso spirito e la stessa intraprendenza del talent scout certo di poter, un giorno o l'altro, dire "te lo avevo detto". Con la stessa testardaggine e la buona intenzione di fare "l'anarchica", niente scelte facili, niente decisioni scontate. E orgogliosa come noi mai sventolai  il cimelio sotto l'occhio attonito del cassiere, davvero davvero incredulo davanti alla constatazione che certa roba vendesse veramente. 
Le canzoni non sono male, questo è il caso di specificarlo. Tutte carine, nessuna che ti rimanga in testa per davvero. Tutte orecchiabili, nessuna che ti verrebbe voglia di metterla in ripetizione per 15 volte consecutive. Sì, ok, questi Bastille sono stati un po' una mezza fregatura. Per la cronaca: ci sono state volte in cui le cose mi sono andate decisamente peggio: volte in cui le canzoni per la maggior parte neanche erano ascoltabili. Però la domanda che sorge a me spontaea è: non è che una canzone, per entrarti veramente dentro, per essere veramente bella, significativa, non per forza zeppa di contenuto, ma rappresentativa di un certo bel-momento della tua vita, devi incontrarla entro una certa età? Come se dopo un po' la musica è solo bella ma niente sarà più come gli anni o albachiara? Nessun altra certe notti? Non lo so: credo che questo fatto mi rattristi.

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