True Detective

Avete anche voi l'impressione che il mondo quest'anno abbia scoperto Matthew McConaughey... e se ne vanti? Se ne vanta perchè più o meno tutti hanno qualcosa da dire a riguardo... ma non è che proprio tutti lo amino e tutti lo adorino come se non ci fosse nessun altro al mondo. Tantissimi sono quelli che ancora non gli hanno perdonato di aver vinto l'oscar al posto di Di Caprio, tanti altri invece, tutto sommato, sono lì che lo osservano ed ammettono "sì, vabbè, bravino pure lui..."
Dopo averne tanto sentito parlare e dopo aver letto recensioni entusiaste di True Detective, tanto da dipingerla come la miglior serie televisiva dai tempi di... Breaking Bad... anch'io mi sono dovuta aggiornare in merito e compaio proprio ora dopo aver appena visto il primo episodio della prima stagione. 
Premesse: io non reputo affatto Breaking Bad come la miglior serie di tutti i tempi, che l'uomo abbia mai creato, elaborato, trasmesso. Se proprio vogliamo dirla tutta sono piuttosto certa che quel premio debba andare a Lost e poi, dopo e con molta calma, in graduatoria, possa arrivare anche Breaking Bad. Senza fanastismi. Di Lost si possono proprio dire moltissime cose, può piacere, può non piacere (figuriamoci! Non voglio mica dire che debba piacere a tutti, anzi) ma non gli si può riconoscere che sia stata l'unica nel suo genere e che dopo di lei tutti si sono dovuti adeguare. Punto. 
Metà delal follia generale dimostrata nei confronti di True Detective non può che derivare dalla follia generale che il mondo prova nei confronti di Matthew McConaughey in questo preciso istante. Eppure, perdonatemi se con una cerca carenza di originalità ci torno sopra, per me Matthew McConaughey sarà sempre, forever and ever, il protagonista maschile di "Prima o poi mi sposo" (aka The wedding planner) indimenticabile film con una meravigliosa Jennifer Lopez che andrebbe visto e rivisto solo per ammirare l'altrettanto meraviglioso cameo di Justin Chambers (aka Alex Karev) qualche anno prima che varcasse la porta del Seattle Grace.
Tornando a True Detective. Ho capito tutto: ho capito perchè il mondo lo ama e perchè probabilmente, tra circa sette episodi (od un numero simile altrettanto ridicolo) io mi ritroverò sempre qui a dire che non è che mi faccia impazzire. Se Breaking Bad, come molti altri hanno tentato a fare, si è concentrato su alcuni dei punti di forza di Lost, anche qui: True Detective si è buttato sui punti di forza di Breaking Bad.
1 - La lentezza. Quello che dovrebbe essere, secondo le leggi del marketing più spiccio, un difetto del prodotto, qui lo si sta facendo passare come il più grande escamotage di tutti i tempi. Prendiamoci il tempo necessario per dire ogni cosa: sarebbe molto bello che tutto questo in realtà portasse talmente tanti momenti morti e momenti silenziosi da fare in modo che lo spettatore medio tra una battuta e l'altra faccia in tempo a distrarsi e perdere definitivamente il filo del discorso. O si è lenti o si è rock. Se sei lento non puoi essere anche rock. E se pretendi di essere rock dovresti quantomeno cercare di non essere lento. 
2 - Il personaggio strambo. Ormai se non c'è qualcuno di strano, enigmatico, possibilmente con un passato turbolento possibilmente tutto da andare a scoprire, non si va da nessuna parte. Anche in questo caso ne abbiamo uno: come farne a meno. 
3 - I flashback.

Commenti