Lois e Clark - Le nuove avventure di Superman

Superman è il più bel telefilm di tutti i tempi. Punto, basta: è così. Senza se e senza ma. Posso giungere fino ad affermare che, magari, non è il più bello in valori assoluti. Ma è stato il primo telefilm che io abbia mai visto, rivisto, imparato a memoria e che ancora adesso ricordo con affetto. Rivisto con gli occhi di oggi, con i nostri effetti speciali, con lo standard qualitativo che oggi hanno le serie americane, beh, può essere che ci scappi un piccolo sorriso: ma non si ride e non si riderà mai della sua bruttezza. E' tenero e commovente, non brutto. Un po' come un telefono a rotella.
E' tenero quando si vede superman che finge di volare ma si capisce benissimo che ha i piedi bel saldati a terra, quando lo sfondo è solo una cartolina che si muove, quando, nella migliore delle ipotesi, è appeso al soffitto con delle corde. E' tenero quando si convince che sia un paio di occhiali a renderlo assolutamente irriconoscibile al mondo, ma questa è una pecca del personaggio originale, e quando nessuno ci spiega perchè mai, anche prima di inventarsi Superman, uno che non ne ha bisogno porta gli occhiali. 
E' tenera Lois con i propri capelli a caschetto, trasformati poco dopo in un funghetto ancor più improponibile. Con il blocchetto degli appunti e la penna sempre intenta a scrivere anche le peggio banalità ed i PC, di epoca pre-windows 95.
E' tenera la sigla, una di quelle fatte alla vecchia maniera con tutti gli spezzoni tratti dalle varie puntate che solo avederla ti fanno dire l'ho vista \ l'ho vista\ mi manca\ l'ho vista!
Sono tenere le situazioni, gli atteggiamenti, dove tutti sono mossi in un modo o nell'altro da nobili sentimenti. Anche Lex Luthor a modo suo. Dove Clark impiega circa una stagione prima di confessare a Lois il suo amore ed altrettando dovrà aspettare per essere ricambiato anche se è nota al mondo, sin dalla puntata pilota, la predestinazione.

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