Fuoriclasse 2 - Aggiornamenti

Nonostante gli entusiasmi iniziali, c'è qualcosa di questa seconda stagione di Fuoriclasse che mi sta lasciando perplessa. Per essere chiari, tutto quello detto nell'altro post è ancora valio: mi piace, lo seuo e continuerò a seguirlo. C'è qualcosa però, come in tutte le cose della vita, che non rende la faccenda o tutta bianca o tutta nera: un abuso dei miei sweet sixteen in una proporzione tale che quasi mi turba. Mi spego meglio.
C'erano tempi in cui in prima battuta arrivavano le fiction italiane, poi anche le altre... ma solo e soltanto quando capitava. C'era qualcosa di americano che si faceva spazio nelle serate di Italia 1 e poco altro, ma solo e soltanto con tempi biblici. Se qualche quindicenne di oggi leggesse di queste parole sono certa che non crederebbe ai propri occhi. Visto che sono ancora maledettamente giovane, assicuro che non si sta parlando mica di tanto tempo fa. Ero solo un po' più bionda, un po' più giovane ed un po' più brufolosa di adesso: caratteristiche che ancora mi appartengono.
Erano tempi in cui non c'era la possibilità di abbuffarsi di telefilm come se non ci fosse un domani, i personaggi del cuore erano pochi e lì rimanevano a lungo. Mica per niente, ancora oggi, gode di maggior salute un Grey's Anatomy con più di 10 anni alle spalle (ma nato a quei tempi) che qualsiasi altra cosa nata l'anno scorso ed incapace di registrare abbastanza consensi. Oggi un attore saltella di fiction in fiction senza sosta e senza confrontarsi più di tanto con un personaggio, Meredith Grey ha smesso da tempo di essere Ellen Pompeo.
Scavando nella mia memoria tra le fiction italiane più solide di sempre rientrano: Un medico in famiglia, che vive ormai di vita propria, senza un medico ed una famiglia, dal 1998 ed è ancora in onda, Distretto di Polizia, che scattò dai blocchi di partenza con Isabella Ferrari, Raul Bova e compagnia cantante nell'anno 2000 e Carabinieri che, prima del tracollo verso onori, il rispetti, peccati e vergogne varie di Manuela Arcuri erano riusciti a mettere in scena qualcosa di veramente interessante.
Nella mia memoria ci sono tanti personaggi ai quali sono molto legata da quei tempi (fine anni '90 inizio 2000) che ritrovare di tanto in tanto non mi dispiace neanche ma che i Fuoriclasse è riuscita a concentrare tutti in una sola stagione, tutti insieme appassionatamente. Basta solamente accendere il televisore su Rai 1 durante la messa in onda per incontrare:
- Giulio Scarpati aka Lele Martini. Un medico che ha fatto del vezzeggiativo la sua vera identità. Uno apparso in un po' di stagioni di Un medico in famiglia a casaccio, senza un vero ordine e senza una vera storyline che sia possibile tenere in piedi dopo le prime due stagioni: di base lui c'è quando altrove non si riesce a portare a casa la pagnotta. Lele ha messo al mondo Maria, Ciccio e Annuccia. Ma anche Elena e Bobo... per poi abbandonarli alle cure del vecchio padre mentre lui girava il mondo, procreando ancora come se non ci fosse un domani. Dalla ASL3 di Roma al laboratorio di ricerca australiano. Dall'australia alla Sorbona, senza neanche passare per il via. Poi torna a Roma che non si sa mai. Di Alice, la madre degli ultimi nati, non si ha più traccia da tempo, ma nessuno se ne rammarica.
In Fuoriclasse spunta come il nuovo stravagante preside Gianrico D'Astolfo. Un uomo bizzarro, allegrotto ma uomo di cultura, come lo stesso nome vuole indicare: non si ha più a che fare con un Lele... ma con un Gianrico! Questa è l'evoluzione che tutti stavamo aspettando. Ama l'arte e la cultura, la musica classica ed è premuroso ed elegante. Sicuramente nasconte qualcosa la mo scopriremo solo all'ultima puntata.
- Ettore Bassi aka Andrea Ferri. Delle mie passioni per Carabinieri ed Ettore Bassi \ Andrea Ferri non ho mai fatto mistero. Rientra tutto nella logica di cui sopra: poco ma buono. Si vedevano poche cose ma ci si appassionava parecchio per queste. Erano anche tempi in cui internet c'era ma la principale fonte di ricerca di notizie, fatti, fattarelli e curiosità erano le riviste, il gionaletto del DìxDì, la sezione cultura di Repubblica, cose così: si prendevano tutti gli articoli, si ritagliavano le immagini e si appiccicavano su un agenda. Chili e Chili di colla Prit immolata per la causa. Il suo personaggio è uno dei più simpatici, ironici ed appassionanti. Chiaramente hanno sempre giocato anche sul suo aspetto fisico, non essendo l'ultimo dei ciospi, ma restando ben lontano dallo stereotipo del belloccio alla Gabriel Garko. O alla Walter Nudo delle stagioni successive. Poi è andata che anche lui ha disimparato a recitare... o forse ha cercato solo di entrare in uno stereotipo dell'attore impegnato da teatro che non solo non gli si è cucito addosso ma lo ha ricatapultato nella realtà televisiva che aveva ripudiato anni prima ancora più impedito di prima. Si è aggiunta rigidità nei movimento è venuta meno la spontaneità delle battute... e poi... perchè bisbiglia modello Martina Stella?
- Giulia Bevilacqua aka Anna Gori, uno dei personaggi più inutili, insopportabili, urticanti e sciatti dell'intero Distretto di Polizia. Come si può capire, la adoro. Anna era talmente insulsa ed irritante che ti portava a vedere Distretto di Polizia solo per capire cos'altro avrebbe combinato, cosa le sarebbe passato per la mente, quale polemica sterile avrebbe tirato fuori e quale trauma mentale la stava sfiorando in quel momento. Anna era l'emblema dei problemi. Ha iniziato portandosi al X Tuscolano evidenti problemi con il proprio parrucchiere, ha continuato con quelli nei confronti del padre molestatore, della madre che non l'ha mai aiutata e della vista del sangue. Ha continuato innamorandosi del suo migliore amico \ coinquilino \ collega gay... e si è offesa moltissimo quando questo non ha ricambiato i suoi sentimenti. Ha deciso di andare con il primo che passa... ignorando che fosse un esponente di spicco della mafia russa ed alla fine si è iscritta a biologia marina nella speranza di capire la differenza tra un pesce lesso e la sua anima. Secondo una logica che non mi è ben chiara ho incominciato ad apprezzare maggiormente Giulia Bevilacqua quando è uscita da Distretto di polizia per approdare altrove. Mi ricordo per esempio L'ospite perfetto ma anche... mmm... no! Non ricordo altro, ma sono certa di averla vista altrove, come qua, in Fuoriclasse, dove sembra dimostrare il recupero della dignità perduta.

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