Terapia d'urto - Terza stagione


Credo che possa essere un ottimo esercizio per la propria capacità di analisi e di critica quella di andare alla ricerca degli aspetti negativi, anche di ciò che ci piace. Si tratta semplicemente di cambiare punto di vista, una volta ogni tanto. 

     1 - Le intuizioni della dottoressa.

Il messaggio che terapia d'urto cerca di far passare è quello sulla personalità forte \ decisa \ coraggiosa della donna. Sa quello che vuole e non torna sui propri passi: è sicura di sè ed è certo che debba buona parte del proprio ego alla propria professione. Nella vita analizza le altre persone: è allenata a cogliere le sfumature e lo fa con passione. E' brava nel proprio mestiere e lo sa! Un arma letale. Ciò che lascia spesso tutti molto perplessi è la voglia di trasformare questa sua bravura in un talento: una dote personale. Sono certa che per ogni cosa che si faccia, buona parte del merito della buona riuscita dipende dalla propria indole personale, dalla propria propensione ad un certo tipo di ragionamento... ma tutte queste intuizioni sulla "soluzione del caso" venute a casaccio hanno francamente del paradossale. Del tipo che nel bel mezzo della preparazione del ragù, tra una rimescolata e l'altra, vede il soffritto sul fondo della pentola, le si accende una lampadina ed esclama: ma certo! E' tutta colpa della cipolla! Quindi lascia il sugo a bruciarsi sul fondo mentre lei corre a salvare il mondo. Forse forse queste pagliacciate andrebbero lasciate a Superman o a qualcun'altro della stessa indole.

     2 - Il finale di stagione con il test di gravidanza.

Cose che lasciano l'amaro in bocca. Forse si sono persi nella storia i colpi di scena, i finali di stagione, gli espedienti piovuti dal cielo introdotti con un test di gravidanza. Positivo. Ancora ancora ho tollerato le volte in cui la sprovveduta ha lasciato il test in bagno (il suo bagno!) e qualcun'altro l'ha trovato. Dopo un po' incomincia a stufare ma, quantomeno, è una scena dotata ancora di un minimo di veridicità. Quando questo test incomincia ad uscire dal segreto della propria stanzetta ed a girare per il mondo mi da fastidio, quando poi viene conservato graziosamente in borsetta dimenticando che, in fondo, non è nient'altro che uno stecco sul quale si è fatto sopra pipì... ecco! A quel punto è fuori luogo.
Risulta inoltre abusata l'idea di tirare fuori a casaccio una gravidanza quando meno te lo aspetti. Santo cielo: siamo nel 2014! E' possibile davvero che ci sia al mondo tanta gente che non sa di preciso come nascono i bambini? L'idea è ovviamente data spesso dalla necessità di far cadere qualcosa dal vielo in modo da giustificare la successiva rapida dipartita di un personaggio... ecco beh! Con un po' di impegno si può riuscire a fare di meglio.

     3 - Buffalo: le porte dell'inferno!

E' dai tempi di Mary Camden (se non sai di cosa sto parlando, clicca qua) che quando qualcuno disobbedisce alle regole, fa "il cattivo" o semplicemente non fa quello che ci si aspetterebbe da lui, viene spedito a Buffalo... o viene minacciato di esserci spedito. In questo caso, neanche a dirlo, tutto ricade su T.K.... ma che, davvero?

     4 - Sangue del mio sangue.

No, ma... i figli che fine hanno fatto? Sul finale della seconda stagione Ray Jay, forse affranto dal nome che alla nascita gli hanno attribuito, stava lasciando tutto e tutti, la scuola, la madre, la casa, anche il padre, per seguire Paris Hilton de noantri fino a Parigi. La scena ha del drammatico: la madre che si piazza davanti alla porta e intima al figlio di non provarci neanche ad uscire! Lui la sposta e se ne va. Il viaggio sarebbe dovuto essere di sei mesi ma nell'intera terza stagione, di lui, viene fatto giusto un cenno. La figlia, tutto sommato, è quella che ne è uscita peggio: nel corso della terza stagione, a tutti gli effetti compare, con una frangetta improponibile in testa, una volta e mai più. Esce dalle scene... senza neanche una uscita ad effetto. Il pensiero furbo del giorno è: What?!

     5 - Toh! Una moglie!

Anche questa, nella lista degli espedienti, ha un sapore già sentito. Più che di già sentito... di copiato! Se almeno avessero cambiato le battute dalla - ben più famosa - scena dell'incontro, sul finale della prima stagione, tra Meredith, Derek... ed Addison! 

     6 - Cancellazione.

Davanti ad una terza stagione composta da soli 10 episodi, seriamente, pensavo di essere davanti ad un midseason finale! Con tanto di cliffhanger. Scopro invece che la serie è stata cancellata, così! Su due piedi. E lasciandoci pure col colpo di scena disatteso.
La vicenda ricorda un po' quello che accadde a "The O.C." quando, desiderosi di dare una sferzata di novità alla serie, e dopo l'uscita di scena dell'amata \ odiata Marissa Cooper, arrivarono a cambiare talmente tanto le carte in tavola che nessuno ci capì più niente e l'intera serie fu soppressa senza se e senza ma. In quel caso si ebbe, tuttavia, almeno la decenza di affrettare i tempi ma dare alla vicenda un degno finale. Fato vuole che The O.C. e Terapia d'urto siano accomunate da un altro fattore: il suo nome è Autumn Reeser... Taylor Townsend, per gli affezionati. In questo caso è Bruce... un po' come in passato ha cercato di prendere il ruolo dell'eroina, senza avere, tuttavia, per molti, particolare successo, anche in questo caso entra in corsa nella trama della terza stagione. Ancora una volta senza raccogliere il successo sperato. 
Come fu per The O.C. anche in Terapia d'urto questo particolare stravolgimento del contesto narrativo stava per lasciare un po' d'amaro in bocca. Salvata giusto una manciata di personaggio, tutti gli altri sono stati sostituiti... con le loro brutte copie. Anche le dinamiche sono risultate vagamente differenti e difficilmente in grado di riportarsi dietro tutto il pubblico precedente, ormai affezionato ben ad altro. Dopo aver, comunque, visto tutti e 10 gli episodi in effetti non posso affermare sicura al 100% che la cosa mi convincesse... ma ormai è troppo tardi! Forse non gli è stata data abbastanza fiducia: dopo 5-6 episodi già la macchina stava riprendendo a fatica il suo percorso: perchè non farla andare oltre?

Commenti