Nashville - Seconda stagione - Questa sì che merita di essere raccontata!

Quando ho detto che ci sarebbe stata da raccontare la faccenda di Avery, in realtà, volevo prenderla un po' alla larga.
Tutto deve infatti partire dalla prima stagione, ricordare come all'inizio di tutto Scarlett e Avery erano "la coppia che scoppia" : gli eterni fidanzati che non sono riusciti a reggere le foghe artistiche del ragazzo. Lei giustamente gli sbattè la porta sul muso e se ne andò. Passò un bel po' d'acqua sotto i ponti, lui mandò la carriera da cantante \ rockstar o quello che voleva essere, in fumo (nel vero senso della parola, tra l'altro) mentre lei, restando a servire umilmente ai tavoli del bar, incominciava a scoprire il proprio lato artistico \ musicale ed a frequentare Gunnar. Gunnar era esattamente tutto quello che non era Avery: bravo ragazzo, pulito, faccino angelico e tutto il resto che poteva portare i due a convivere ancora prima di aver capito se la loro relazione potesse avere un senso. Il senso lo ha avuto più o meno fino alla prima volta in cui lui ha perso vagamente la testa: una piccola sbandata emotiva e lei si ritroverà nuovamente a voler mollare tutto. Sul finale, l'atto risolutivo: Gunnar dimostra di essere tornato sulla strada maestra tornando a voler fare sul serio con Scarlett e chiedendole di sposarlo. Con tanto di proposta in ginocchio ed anello.
Il finale della prima stagione di ha lascianto con questo interrogativo: cosa risponderà? La soluzione è stata facile da intuire fin dai primi momenti: NO! E' tornata a casa di suo zio (che nel frattempo era in galera, ma di questo ho già parlato) ed a godersi il suo fantasmagorico contratto discografico sotto l'etichetta di Rayna (che però è in coma...ma vabbè!). 
Gunnar si ferma un po' a piangersi addosso e, piangendo piangendo, ecco che incontra lei. Per lei intendo la riccetta, migliore amica da tutta la vita di Scarlett, anche lei cameriera, rimasta a dividersi le comande proprio insieme a Gunnar e Avery. Le cose potevano anche essere partite timidamente, lei poteva anche avere qualche remora ad infrangere il il SisCode ma, visto come stavano andando le cose, queste sono state superate in fretta.
Sul come stavano andando le cose ancora un paio di chiarimenti in più è il caso di compierli: sorprendentemente, come se sulla faccia della Terra, o in tutta Nashville, non ci fosse stato altro a cui rivolgersi, Scarlett è tornata tra le braccia di Avery. E a lui va bene, già che tutta quella faccenda dell'averla persa, a suo tempo, non è che l'aveva mai davvero digerita, ma è un uomo: non si può neanche pretendere che reagisca diversamente. 
Essendo ormai andata ampliamente avanti con la propria vita, come reagirà all'idea che la sua migliore amica frequenti il suo ex\che lei ha scaricato? Ovvamente malissimo, entrando nell'ennesimo dramma socio\psico\personale della stagione. Un tormendo interiore dopo l'altro che la lasciano vivere insoddisfatta di tutto quello che dice, che fa, che la circonda e che la riguarda. 
Nel frattempo, tuttavia, Avery. Punto. Avery, dopo la scottata originaria nel mondo della discografia è finito a servire ai tavoli del bar e, qua e la, anche a fungere da chitarrista personale, confidente all'occasione, di Juliette Barnes. L'unico apparso in grado di reggere ai suoi frequentissimi colpi di testa e cambi d'umore e capace di entrare veramente nel suo freddo freddo cuoricino.
Questo avvicinamento forse in un primo momento è stato palese solo negli occhi di chi guarda, terzo ed imparziale, tutta la scena. C'è lei che arriva addirittura a chiedere scusa, a mettere da parte il suo orgoglio in favore di quello di qualcun'altro, e c'è lui che dimostra di saperci fare anche con un tipetto simile. Dimostra di interessarsi ai suoi problemi, non solo a quello che dicono i giornali, e di andare in suo soccorso ogni volta che si rivela necessario. Forse, dal suo punto di vista, già arrivare a parlare con lei è una sorta di onore, o non saprei come altro definirlo, incapace di lasciar anche solo immaginare la possibilità di qualcos'altro. Venne il giorno in cui però, anche lei aprì gli occhi: si rese conto di tutto quello che a noi era chiaro da un pezzo, corre piangendo alla camera di Avery... per trovarci dentro anche Scarlett in mutande. Proprio un secondo prima di dirgli che lo ama. La scena ha dello straziante: la verità che si palesa sul suo volto, l'imbarazzo di Avery e l'arrampicata sugli specchi di Juliette, che cerca di mentire  sul perchè sia veramente lì, a quell'ora ed in quello stato. Riusciranno i due a far convergere i propri percorsi o tutto questo non potrà che portare che ad un'altra ferita nel cuore e nello spirito della giovane cantante? Con questo maledetto interrogativo l'appuntamento è con la seconda parte di questa seconda stagione. Stay tuned!

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