VITE da Prat.

C'è prat e prat. Non tutti i prat sono uguali. Camminando per i corridoi dei tribunali si incontrano talmente tanti fenomeni da baraccone che la metà potrebbe bastare. Al di la delle discriminazioni, non tutti sanno che, a spasso per le braccia della morte del Palazzo di Giustizia, c'è anche chi non si accampa per mestiere all'interno di studi legali... ma di commercialisti! Già tra di noi non è che ci si voglia un gran bene, siamo tutti fratelli, ma siamo troppi: la selezione naturale deve operare e... meglio te! Con chi non è dei nostri la colleganza va a farsi benedire ancora più velocemente. E dalle premesse non lo si direbbe neanche.
Non mi è chiaro perchè, ma le "praticanti" (non so come si chiamino) (e non so neanche perchè son tutte femmine) dei commercialisti \ curatori \ attestatori \ gente che si occupa di numeri ha sempre tanta voglia di scrivere verbali. E' il momento giusto per sfoggiare la loro meravigliosa calligrafia da prime della classe e strizzare l'occhiolino al giudice estraendo dalla borsa un uso bollo. Che poi è un protocollo con i margini, inutile fare gli splendidi. Le\I prat. avv. invece di scrivere verbali non hanno mai voglia, anzi, la cosa le\li intimorisce un po', spesso li stufa, certamente li spaventa se capitano ad un udienza in cui si ascoltano testimoni. Viene introdotto il sig. Pincopallino che, dopo essersi impegnato, dichiara: mi chiamo e sono Mr. Pincopallino. Andiamo d'accordissimo... tranne per il dettaglio che:
- Dal loro punto di vista: loro sono donne in carriera, noi portaborse degli avvocati;
- Dal nostro punto di vista: noi ci occupiamo di roba seria, loro giocano con la calcolatrice tutto il giorno.

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