Grey's Anatomy - Decima stagione - Divagazioni sul tema


Partendo dal presupposto che nessuno sopporta veramente se stesso e figuariamoci se è veramente possibile tollerare nella propria vita qualcuno che ti assomigli a pieno, il modo di dire chi si assomiglia si piglia! è una immensa cazzata. Giunti a questo assunto mi pare chiaro che quella tra April e Matthew fosse una storia già nata per naufragare. Che per la cronaca, sia chiaro, mica è ancora naufragata... ma lo sarà presto. Quello che non è ancora chiaro è esattamente perchè si è dovuto giungere fin qua e tirarla tanto per le lunghe. 
April e Jackson arrivarono tra di noi, tanti anni fa, arancioni come delle arance di sicilia. Insieme a loro altri due, oggi morti, di cui nessuno si ricorda più: meglio così. Tra di loro i tratti in comune erano praticamente nulli: solo l'orribile tutina arrancione (sostituita in fretta per fortuna) e l'origine comune. Tra di loro anche il tipoco legame di chi è scampato ad una tragedia e non ha neanche capito come ha fatto. Lui, tra l'altro, era appena scampato anche da un improbabile triangolo amoroso con Lexie Grey e Mark Sloane: l'esserne uscito illeso anche in questa occasione mi pare un buon miracolo. Vennero gli esami e lei, da buona secchioncella, diede di matto fino a farsi segare. Il resto è storia. O forse non è storia ma è colore e costume che solo un fan di Grey's Anatomy conosce.
La bocciatura fece di April una fuori di testa più di quanto non fosse già in origine: incominciò a chiedere scusa a Dio per tutti i suoi peccati ed a vedere l'immagine di Gesù sulle fette del pane. In breve tempo Jackson, con la sensibilità di un rinoceronte in un negozio di cristalli, si stufa di lei e di tutte le sue turbe mentali.
Come per scherzo Jackson si ritrova un bel giorno accoppiato alla praticante nera con i riccetti di cui nessuno sa il nome, e neanche lui all'inizio, per il matrimonio di Miranda Bailey. Da cosa nasce cosa... ed all'inizio ci può anche stare. Ci può stare anche che lui, dopo un po', si sia imparato il suo nome: Stephanie... già perdiamo il lume della ragione quando però si tirano in ballo sentimenti, progetti, presentazione agli altrui genitori e via così. Ciò che era nato per scherzo (e per colpa delle sempre brillanti idee di Alex Karev) prende un poco la mano degli autori che, probabilmente si erano solo dimenticati dell'esistenza della coppia impossibile, trovandosi di punto in bianco a dover festeggiare il loro anniversario.
Dopo la tragicomica vicenda degli esami, delle visioni mistiche e dell'operazione di riverginazione a colpi di padre nostro che sei nei cieli, anche April si da una regolata... e su così che Matthew entrò nella sua vita: professione paramedico, dal viso d'angelo e dalla sensibilità sconfinata. Tanta, forse troppa. Un eccesso di buone intenzioni volte a farsi dire wow come sei bravo! Che poi è esattamente il corrispondente maschile di April. Mica per niente i due paiono destinati a stare insieme e, qualche malinteso e qualche riappacificazione dopo, spunta per l'appunto, una bella proposta di matrimonio in grande stile. Con tanto di sorpresa, canzoncina, coreografia, annessi e connessi. Lei è felicissima ed accetta con piacere.
Il giorno dopo scoppia un autobus, Jackson rischia di lasciarci le penne, e tutta la voglia che April aveva di dividere il proprio destino insieme a Matthew finisce al pronto soccorso quando, ancora piangente per lo shock di aver quasi visto morire l'uomo, confessa di amarlo e di essere disposta a gettare tutto al vento se anche lui la ricambia. Lui la butta sull'orgoglio e sul rincoglionimento post-traumatico, le dice di andare a sposarsi e di non disturbarlo oltre. Fu in quel momento che ci ritornò alla mente l'esistenza di Stephanie, ma ancora non ci preoccupa. 
Seguirono 12 episodi di tormenti, di ripensamenti e di belle decisioni. Seguì qualche presa di posizione di Matthew che ci portò davvero a pensare che fosse l'uomo giusto nel posto giusto. Seguì anche qualche balbettamento di Stephanie che ci ricordò della sua presenza.
Questa carta della Jackson\April è stata giocata decisamente male. Dopo 12 episodi in cui i due hanno proseguito per le loro strade, hanno vissuto i loro propri tormenti, hanno abbandonato la vecchia strada per la nuova... da dove diavolo spunta fuori la foga dell'ultimo secondo di voler mandare in malora le nozze altrui senza, tra l'altro, essere invogliato da qualche gesto altrui? Dodici episodi. Decisamente troppi perchè la corda non risulti ormai troppo tirata per rendere il gioco divertente.

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