Benvenuta nei servizi INPS!!!

Essendo ormai fedelissima alla sala d'attesa INPS mi sento talmente a mio agio da sedermi in ultima fila, occupare almeno un paio di sedie e fare come se fossi a casa mia. la giacca piegata da una parte, poi borsa sopra libro da leggere e l'attesa può iniziare. 
C'è da dirlo: a seconda della scelta letteraria del giorno dopo la prima ora tirare avanti con la stessa concentrazione dell'inizio, con il sottofondo monotono della voce meccanica, non è semplice. Forse anche un po' alienante. O si tratta di qualcosa che appassiona veramente, con il rischio di perdersi persino il proprio turno, oppure dopo un po' bisogna trovare qualcos'altro da fare.
Io ancora mi domando perchè qui non sia presente una macchinetta del caffè. Farebbe i miliardi. In ogni caso ci si può organizzare: si tira fuori uno spuntino e si continua a fare come se tutto questo fosse normale nonostante gli sguardi brutti che la gente intorno ti rivolge al secondo SGRUNC.
Chi si trova a casa propria, tuttavia, non si pone certi problemi: mette delle cuffiette quando è il momento di ascoltare un po' di musica e si scrolla le briciole dai vestiti.
C'è un fenomeno molto strano che si palesa in questi momenti: gli ultimi nove numenri prima del tuo durano quasi quanto l'intera coda. Ovviamente quando questa dura più di 18 persone. Anche negli altri cacsi comunque le cose non vanno lisce: le cinque persone prima di te hanno sempre un faldone di documenti da smaltire fino all'ultimo davanti all'incaricata, come se non si fossero occupati d'altro negli ultimi 10 anni che non sia roccoglierli tutti in, ovvio, ordine a casaccio.
Quando ci si impegna ad accumulare il minor ritardo possibile, non vi preoccupate, che ci sarà sempre qualcosa (o soprattutto qualcuno) che vi rema contro. 
Come in ogni casa che si rispetti in breve tempo si incomincia a familiarizzare con i suoi abitanti:
1) Gli uscieri. Costantemente in rotazione come se avessero un vero ruolo all'interno dell'intera struttura. Non dispensano numeri, non accolgono il pubblico, non si impegnano più di tanto a dirti quello che c'è da fare. Al massimo ti dicono se hai preso il numero giusto o ti scrivono un pizzino con il telefono della persona giusta alla quale rivolgersi. Te lo fanno anche passare come un favore da tenere nascosto - perchè tu vali - fino a che non si scopre che non è nient'altro che quello dell'URP al quale, a prescindere dall'orario o dall'insistenza, non risponderà mai nessuno.
2) Addette allo sportello. Misteriosamente tutte donne. Che si distinguono nelle categorie di gentile \ antipatica \ noiosa \ che va a farsi dei gran giri tutto il giorno. 
Poi c'è quella dello sportello 14 che deve avere una qualche tresca con usciere n° 1. 

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