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1) Da quanto tempo sei iscritto a Instagram? Ben 76 settimane! Che poi sarebbe circa un anno e mezzo, il tempo da cui sono in possesso di uno Smartphone, l'oggetto del diavolo! Settimana più, settimana meno.
2) Qual è stata la prima foto che hai pubblicato? Era il 20 maggio dello scorso anno e ho immortalato il libro che avevo, con orrore e raccapriccio, appena finito di leggere. Più o meno ogni mia polemica è già stata espressa su queste pagine. Qui. Non sarà una gran foto ma da qualche parte bisognava pur incominciare. In compenso alcune di quelle venute dopo sono anche peggio, quindi mi consolo così.
3) Vai spesso su Instagram? Con che frequenza? A dire la verità... no! Non vado molto spesso su Instagram, essendo una amante delle fotografie sui generis: mi piace farle ma non vederle. Soprattutto quelle degli altri, o sono proprio carine o mi annoiano terribilmente. Soprattutto se cercano di essere artistiche e non ci riescono. Mi piacerebbe molto di più intendere instagram come un social vero e proprio, senza velleità artistiche ma con uno sfondo di "cronaca". Tipo locandine strane immortalate in mezzo alla strada, la foto di un ingorgo stradale di ingente entità... le foto del cibo poi sono le peggio di tutte! E pensare che pure io ne ho messe su un po'. In sostanza su Instagram andrò a fare un giro una volta a settimana, o giù di li. Il problema vero e che non mi sono mai impegnata a cercare qualcuno di veramente interessante... ed i fenomeni non possono che essere collegati.
4) Qual è la tua foto peggiore su Instagram? Sono seriamente combattuta. La verità è che di roba brutta ne ho messa su abbastanza. Alla fine credo che la peggio di tutte sia quella della confezione di chewing gum fragola e mandarino. Oltre ad essere squallida la foto erano davvero disgustosi loro. Ma a chi ha inventato la ricetta che cosa stava passando per la mente? Possibile trovare accoppiata più indecente? Per non fare riferimento a questi chewing gum enormi che fa vivident, anche quelli alla menta per dire, il cui gusto rimane in bocca per un decimo di secondo e poi è tutta una enorme gomma stomachevole, tipo big babol di un secolo fa. Se anche i big babol non vanno più di moda un motivo ci sarà. Penso che il colpo di grazia definitivo alla foto, comunque, sia dato dalla raccolta giurisprudenziale di diritto amministrativo che scorgo alle sue spalle. Sono i dettagli a fare la differenza.
5) Qual è la foto che ha avuto più successo? Inaspettatamente (?) l'unica che abbia mai avuto un senso: scattata fuori dalla stazione di Brignole (Genova) il 14 aprile di quest'anno, mostrava l'assetto da guerra nel quale la città si ritrova ad ogni partita importante che si gioca a Marassi. In quell'occasione si era in attesa del Derby, quindi non è chiaro esattamente chi diavolo stavano aspettando che scendesse dal treno... poco importa alla fin fine, visto che mezza città si ritrova puntualmente in quello stato.
6) Quante persone segui? Quante foto hai caricato? In questo anno e mezzo di attività di Instagram ho pubblicato 168 foto e seguo... sei persone! Il che non è niente... ma il motivo sta più o meno indicato sopra. Non mi sono mai messa a cercare bene cose interessanti da vedere... ed anche quando mi capita di vedere tante tante tante foto è solo grazie a Twitter, spesso scopro di non essere iscritta a profili ai quali ero convinta di esserlo il che mi porta alla domanda successiva...
7) Quali sono i difetti di Instagram. Prima di tutto il nome, che non imparerò mai a dire, mi impantanerò tutta la vita su instantgram o instgram. Insomma, non si possono fare certi dispetti ad una vecchia. Segue poi la pratica impossibilità di gestire il proprio profilo sua da telefono che da PC. Ancora ancora da pc è possibile fare login  al proprio profilo, vedere altri profili, iscriversi o disiscriversi da questi, guardare le foto che si sono caricate, male e con fatica. Tutte le altre funzioni sono inibite: non dico solo caricare una foto... per fortuna di tanto in tanto si scorge qualche aggiornamento ma tutto troppo lento. Consiglio a quelli di Instagram di assumere per qualche tempo quelli che stanno dietro a twitter, almeno di la si danno una calmata per qualche tempo.
8) Mostra una foto che preferisci. Sarà che in fondo in fondo sono anch'io una romanticona ma non posso che dire questa qua. Il Natale, tra l'altro sta qualsi per tornare, forse non avrò mai il tempoi per andare a comprare i regali e questo 2013 anche l'unica cosa che aveva senso andrà perduta per sempre... ma per fortuna c'è l'e-commerce che salverà il mondo. Questo è uno scatto particolarmente ravvicinato dell'albero dello scorso anno del quale sono andata particolarmente fiera. Oltre a questa foto avrei voluto aggiungere anche altre fatte a fiori, piante e dintorni... ma poi non sarei andata ad autosmentire le mie stesse affermazioni? Si era detto niente foto poetiche, niente foto introspettive, niente foto noiose... con un primo piano ad un girasole temo avrei smontato tutto il castello di carte appena costruito. Maledetta coerenza.
9) Qual è l'ultima foto che compare nel tuo profilo? In effetti, a ben vedere, questa sarebbe stata assolutamente candidabile nella categoria foto più brutte di sempre ed il motivo per cui appare è chiaro: era prima mattina, mi stavo truccando... ed è subito magia! Due mozziconi di matite ritrovati in fondo alla borsa: non è questa poesia? Anche il marmo del lavabo come sfondo ha il suo perchè. Può mai mancare una didascalia? Come no: prima o poi le nostre strade si dovranno dividere, come ad indicare lo strano percorso di ognuno di noi, capace di regalarti grandi gioie e obbligarti poco dopo a delle misure drastiche. Per la cronaca alla fine non le ho buttate via: sono ancora lì nell'attesa che mi congegni qualcosa per poterle utilizzare ancora un po' senza che il temperino gratti via anche le mie unghie e senza che mi venga un crampo al palmo della mano nell'impugnarle. Intanto ecco la vera magia del momento: uno scatto rubato quando (una di loro) era appena nata. Qua.

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