Under the dome - Le quattro mani

Uno dei personaggi ai quali non si può fare riferimento è lei: Linda! Una cosa di una inutilità fuori dal mondo. All'inizio di tutto lei era un semplice poliziotto, senza infamia e senza lode, meditava di sposarsi quanto prima con il suo fidanzato pompiere (rimasto fuori dalla cupola) ed il mondo era tutto rose e fiori. Venne il giorno che cascò la cupola: lo sceriffo morì, si scoprì in seguito che era un tipaccio, molti altri poliziotti vennero fatti fuori, dal fato o dalla mano di qualcuno, ed, alla fine dei conti rimase in vita solo lei. Giusto perchè da sola, episodio dopo episodio, pare chiaro non essere in grado di tenere a bada neanche i suoi capelli, a breve incomincerà a regalare distintivi a destra e a manca, senza un vero perchè e a fidarsi sempre delle persone sbagliate. Già vedeva nel vecchio sceriffo una figura paterna ma, nonostante la scottatura, ancora si è fidata della guida e dei piedi in testa che quotidianamente Big Jim le mette. Incapace a sparare, incapace a prendere a schiaffi qualcuno, tempo che è finita la benzina nelle macchine della polizia anche il suo intervento risulta del tutto insoddisfacente. 
Tra le situazioni gestite peggio c'è certamente la faccenda della microcupola, nella cui conoscenza arriverà molto dopo di altri, e che riuscirà ad affrontare con un semplice: è mia! Per fortuna la lasciano fare abbastanza a lungo da portarla a prendere la scossa e svenire a terra. 
La piccola cupola. Questa verrà scoperta al centro della cupola stessa da Joe e Norrie, gli unici due che di tutta questa faccenda della cupola sembrano aver sempre capito più degli altri. O quantomeno ci si sono applicati un attimo. Dalla loro hanno certamente il fatto di avere una connessione particolare con essa che li porta a parlare in suo nome o ad avere visioni. Che la piccola cupola gli appartenga pare essere chiaro a tutti fin dall'inizio, quando questa pretenderà di essere nascosta nel loro fienile, lontano da sguardi terzi. Questa chiederà anche l'intervento di quattro mani per incominciare a fare il suo lavoro. Quale sia è ovviamente un mistero, ma la fiducia nella cupola, in quello che è e in cosa l'ha portata lì, pare essere l'unica via per cercare di risolvere la situazione. Al fine di trovare le altre mani è necessario andare alla ricerca delle altre persone che, fino a questo momento, hanno mostrato gli stessi sintomi di connessione, con essa. La terza persona sarà facilmente identificabile in Angie, sorella si Joe, che ha avuto le stesse convulsioni già avute in precedenza dai ragazzi. Parola in codice: le stelle rosa cadono in fila. Il che sembra non avere alcun significato chiaramente.
A questo punto: veloce passo indetro. Per i primi 7 episodi Angie pareva essere scomparsa dalla faccia della terra. Nessuno la trovava, nessuno sapeva più dove fosse. Joe, sapendo che questa è un po' una testa calda, per i primi quattro secondi si è preoccupato poi ha lasciato perdere, avendo già di meglio da fare. Anche i suoi genitori non sono presenti nella serie perchè fuori città nel momento in cui è caduta la cupola. Un bel giorno il dramma regnò sovrano: doveva trovare sua sorella. Dove era questa? Segregata nel rifugio antiatomico di Big Jim, rinchiusa ed incatenata lì da quello psicopatico del figlio, Junior. Angie e Junior avevano, in precedenza, una sorta di relazione che lei decise, malamente, di chiudere proprio in prossimità del fatidico giorno dell'isolamento. Lui, che ancora non sappiamo se essere il più lucido o il più psicopatico della compagnia, convinto che fosse proprio la cupola ad averla fatta impazzire decise bene di rinchiuderla ed incatenarla sottoterra. Da quella situazione ne uscì soltanto dopo un patto col diavolo \ Big Jim di non rivelare mai nulla. Junior, in un modo o in un altro, passò addirittura come eroe e, quella sveglia personcina di Linda, gli diede una divisa ed una pistola con la quale girare per il mondo. Anzi, per la cupola. Da svenire dalla sorpresa nel momento in cui si venne a sapere che la quarta mano prescelta dalla cupola è proprio Junior, a questo punto perennemente in conflitto tra l'interesse la missione che la cupola gli ha dato e il volere del padre.

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