Sherlock

"Sherlock" è una serie televisiva britannica del 2010 liberamente tratta dalle opere di Sir Arthur Connan Doyle. Questo lo dice Wikipedia, io aggiungo: decisamente un po' troppo liberamente tratta. 
Tra le mie enormi lacune, alle quali mi prometto sempre di porre un rimedio, c'è sicuramente quella della completa conoscenza del canone, eppure, non è necessario aver letto tutto (o aver letto qualcosa) di quelle opere per capire che in questo Sherlock c'è qualcosa che non va. 
Prima di tutto: ambientazione. Ok, siamo a Londra, siamo al 221B di Baker Street (per la cronaca la via è stata ricreata altrove non potendo, a quanto pare, bloccare il traffico di quella originale per le riprese) ma non basta. Per capirci: cosa ci fa Sherlock negli anni 2000? Cosa ci fa Sherlock con smartphone, PC, internet e tutto il resto? Cosa ci fa Sherlock con i cerotti alla nocotina invece che con la sua caratteristica pipa?
Per quanto all'inizio si potesse anche trovare simpatica la trovata del richiamo ai capolavori riadattati alla storyline del telefilm (vi prego, non rabbrividite, si parla di cose tipo uno studio in rosa) la reale direzione che hanno preso questi richiami non possono che apparire piuttosto irrispettosi nei confronti dell'originale. A questo punto si sarebbe potuto benissimo ripartire da zero, prendere solo i personaggi e scriverci sopra nuove avventure.
Cos'è che a reso Sherlock il nuovo grande fenomeno degli anni '10? Qui la cosa si fa più articolata:
- La sua assenza. Sherlock è una serie composta da soli tre episodi per stagione. Per quanto ogni episodio abbia la durata media di due puntate canoniche non si può che riconoscere che il suo dosaggio, agli occhi dei fan, sia centellinata. Cosa è in grado di aumentare la passione se non il desiderio? 
- La caratterizzazione. Sherlock è un personaggio stravagante e le stravaganze piacciono alla gente perchè permettono loro di sentirsi normale. E' un genio ed i geni piacciono alla gente perchè permettono loro di avere qualcuno da ammirare. E' pieno di difetti e le persone imperfette piacciono alla gente perchè permettono loro di rivedersi in qualcuno di quei difetti. E' burbero, irrispettoso e sociopatico e tutti vorremmo essere così, solo che non possiamo perchè, per quanto ci repelle, prima o dopo dobbiamo per forza conformarci alle regole sociali. 
Dieci anni di Dr. House non erano bastati? Era davvero necessario mettere sul mercato un nuovo soggetto matto da legare?
- La calendarizzazione. Oltre ad uscire in maniera centellinata, Sherlock ha anche l'enorme difetto esserci... un po' quando vuole lui. Nessuno rispetta il regolare calendario telefilmico ma si prende le serate che vuole, quando le vuole, se le vuole. Per esempio adesso è da un paio di anni che no, non vuole. Gli attori hanno di meglio da fare, gli scrittori hanno bisogno dell'illuminazione catartica per scrivere... e via così! Se non avessero lasciato tutti con un bel cliffhanger, magari, che si facessero i fatti loro lo avremmo anche potuto digerire meglio. Invece no, ci lasciano qua pieni di dubbi e, alla fine, ovviamente, saremo tutti dietro a vedere i nuovi episodi.

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