Passano passano le mode e i tempi

I tempi maturano, le cose cambiano ed in ognuno di noi si può dire che anche le esigenze evolvono in qualche modo. Come si capisce dalla foto a lato, questo non intende affatto essere un post particolarmente profondo.
Un tempo compravo una discreta quantità di smalti da poco (o meglio: da pochi - soldi -). Non  mi interessava più di tanto che resistessero lì fermi ed immobili per molto tempo, perchè di mio mi annoiavo, mi stufavo, decidevo di cambiarlo ogni due giorni. Gli smalti da due euro hanno esattamente questa funzione: possono essere tanti, colorati, stravaganti e non spiace più di tanto doglierli poco dopo. Poi le esigenze cambiano: chi ha più volglia e tempo di cambiare lo smalto ogni due giorni?! Non che prima ci passassi le giornate a fare quest'operazione, era lo svago della sera... ora alla sera per lo più mi addormento. Anche in piedi. ESIGO quindi che lo smalto rimanga lì, fermo, immobile (o vabbè dai, un ritocco ogni tanto glielo posso concedere) almeno per buona parte della settimana. Almeno.
Tra le conclusioni alle quali sono dovuta arrivare c'è quella di spendere, una volta ogni tanto, magari un po' di più per ottenere un miglior risultato. 
Altre conclusioni alle quali arrivare? Quelle degli smalti poracci che ho da anni. Ho deciso di tirare avanti con un progetto, magari da chiamare tocchiamo il fondo o tutti giù per terra (insomma, prima o poi lo deciderò, se avrò tempo anche per questo) volto a finire quello che ho per non ricomprarlo MAI più e fare spazio ai futuri nuovi ingressi. Questo è chiaramente il primo episodio ed il defenestrato of the day è questo verde acqua di H&M chiamato Dollar Green.
Tra le evoluzioni che la foto mostra c'è anche qualcos'altro: la deriva finale, causa o conseguenza della stanchezza \ mancanza di tempo \ nuove esigenze, di cui sopra. Un tempo nei periodi di stress mi mangiavo le unghie: lo abbiamo fatto tutti, cerchiamo di non negarlo. Poi ho cercato di smettere: giusto ogni volta in cui mi rendevo conto che la debolezza di un attimo stava diventando una dipendenza patologica. Ogni volta, così, cercavo di curare, far rinsavire, rinforzare le mie povere unghiette, spendevo per questo fine e tutto tornava a torcermisi contro. Quando non mi mangiavo le unghie mi mordevo il labbro. Quando ho smesso di mordermi il labbro (giusto per far andar via quelle piaghe che ormai mi ero fatta venire sul viso) sono tornata a mangiarmi unghie. Poi c'è stato il momento del chewingum compulsivo che a momenti mi porta alla gastrite ed altre schiocchezze del genere. Ora mi mangio lo smalto. 
Cioè... non è che lo mangio-mangio! Lo gratto via. 
Almeno le unghie sono intatte!
Pronte da smaltare un altra volta.
Non mi sto salvando, eh?

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