Hart of Dixie - Ultimo episodio, Seconda stagione

Nonostante la poca credibilità iniziale che aveva Summer Roberts nelle vesti di super-chirurgo, non posso negare che Hart of Dixie sia una delle due serie che vedono per protagonista un dottore che ancora seguo. L'altra è Grey's Anatomy. La verità di fondo che è che non è mai stata una serie Medical, neanche nei primi episodi della prima stagione dove la battaglia con il Dottor Breeland per la conquista dello studio animava buona parte delle puntate. Per il resto la vicenda è sostanzialmente incentrata sulla sua protagonista e sugli strani personaggi che popolano la simpatica cittadina.
C'è George, giovane avvocato, originarimente presentato al mondo come l'eterno fidanzato di Lemon Breeland, uno pulitino, sbarbato, amante della sua cittadina nella quale è rientrato dopo aver vissuto a New York un paio d'anni. Il tipico bravo ragazzo... che in pochissimo tempo riesce ad infatuarsi della nuova arrivata, a mandare quasi a monte il proprio matrimonio, a recuperarlo in extremis... e ad abbandonare la sposa sull'altare solo e soltanto per onestà intellettuale.
Poi c'è Wade, che è l'esatto opposto, vicino di casa di Zoe, barista e musicista, scapestrato, sempre pronto all'avventura dedito probabilmente più all'alcool che alle responsabilità. Chiaro come poche cose al mondo che si è preso fin da subito una scuffia per il giovane medico, riconosciuta da tutti tranne che dal diretto interessato. 
Questi in breve gli elementi del triangolo amoroso di Bluebell.
Se sul finale della prima stagione abbiamo visto George mollare Lemon sull'altare per amore di Zoe... mentre questa già aveva gli occhi puntati altrove, la seconda stagione pareva volerci far dimenticare questo incidente. Nei primi episodi le vie dei due si allontanano, Zoe continua a puntare gli occhi su Wade che, detto tra di noi, è pure meglio, trasforma una relazione partita con leggerezza in qualcosa di più serio, lui pare aver pure messo a posto la testa, ma un bel giorno tutto crolla.
Wade tradisce Zoe, lei ci rimane maluccio e incomincia a svalvolare più del solito e, come se fosse davvero necessario, entra in scena pure un nuovo medico, Jonah Breeland, esattamente come quegli altri Breeland, come a dimostrare che tutto il mondo è paese, e senza neanche capire da che parte si passi il nostro triangolo diventa una figura con decisamente troppi lati per essere verosimile. 
L'unico elemento negativo dell'intera stagione si può dire che lo abbia dato il finale, iniziato strategicamente un paio di episodi prima, ma piazzato in modo tale da sembrare che gli stessi autori si siano resi conto di essere già arrivati ad un numero sufficiente di episodi e che fosse giunto il momento di andare in ferie. Dal nulla spunta una dichiarazione d'amore, fatta una sera a caso senza il minimo preavviso. Quasi non ci si ricordava più di quanto fosse accaduto quasi un anno prima... ed eccolo li ripalesarsi come un incubo sotto i nostri occhi. Tutto pare partire per il meglio: George le da della pazza e la invita a non farsi più rivedere... poi impazzisce anche lui e torna al suo cospetto... proprio nell'istante in cui lei, affranta e delusa dalla confusione che le regna in testa, era appena tornata tra le braccia dell'altro, che poi è dell'unico, che poi è quello Yeah! 
In ogni modo si è fatto il 22° episodio, siamo già a metà e tra venti minuti dobbiamo chiudere, cosa ci inventiamo? Mandiamola a New York a cercare se stessa e a meditare sul futuro... magari insieme a Jonah, così, giusto per complicare la situazione. Eh?

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