Buonasera Presidente

Dopo aver trascorso due giorni e mezzo della mia giornata a cercare compulsivamente aggiornamenti dal Tag #quirinale su Twitter nella speranza di rimanere aggiornata con quanto stesse accadendo, e dispiaciuta per il fatto di non poterci essere... eccomi finalmente qui sul divano con PC alla mano ad assistere al millesimo turno di votazione. Roba che forse neanche i manuali di diritto Costituzionale hanno previsto. La verità è che tutta quella gente ha scelto di cincischiare fino a sabato pomeriggio per fare un favore a tutti i lavoratori e cercare di fare più ascolti della Formula1. O addirittura di San Remo.
In tutti questi giorni di tweet c'è una cosa che ho capito: da quelle parti ci si diverte ed anche molto. Noi, tuttavia, a vederli divertire così tanto alle nostre spalle ci stiamo divertendo un po' meno. 
Si va a votare e invece di farlo si lascia la scheda bianca, così come se stessimo giocando.
Si va a votare e si scrivono nomi a caso. Vedi Veronica Lario, Valeria Marini, Rocco Siffredi... sempre come se si stesse giocando. Si ride anche parecchio, si applaude moltissimo e non ci si vergogna per niente, quando lo scherzone va in onda a rete unificate davanti agli occhi di chi vi ha messo lì. Come alle elementari.
Si va a votare e non si vota per ciò che si è deciso, giusto per perdere credibilità più di quanto si è mai ritenuto umanamente possibile.
Si va a votare ma si preferisce uscire dall'aula, come se buttare via un altra giornata fosse accettabile.
Si va a votare e ci si rende conto di essere arrivati inaspettatamente non preparati ad un evento che era in calendario da soli 7 anni. Non sarebbe grave, fossimo a DisneyWorld.

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