Dimmi perchè, dimmi perchè

Perchè la gente si deve sentire sempre e comunque autorizzata a dirti quello che ha votato? Se per mettere quella dannata X si entra in una cabina e solo nella segretezza della stessa è necessario piegare la scheda e assolutamente non fare alcun segno di riconoscimento, ci sarà un perchè.
Certamente da come si conosce una persona è facile intuire da quale parte sia orientato il suo baricentro, probabilmente alla base della propria scelta ci sono personalità \ modi di fare \ origini \ tradizioni che ci hanno avvicinato a lei e capire come la pensa non dev'essere neanche molto difficile, ma, in tutti gli altri casi: cosa diavolo ti dice il cervello? Va bene parlare di politica, va bene fare il riassunto delle puntate precedenti davanti all'esito delle elezioni, ma restiamo fuori dalla concretezza per cortesia. Perchè io devo portarmi tutta la vita sulle spalle il fatto che te sei uno che vota Berlusconi \ Giannino \ Casini \ mettete un nome imbarazzante a caso che va bene comunque? Mi sembra che sia la morte di ogni rapporto umano e sarebbe opportuno che ognuno lo ritenesse un dato sensibile così come non si è soliti comunicare ad altri il numero della carta di credito.
Sia chiaro: non condivido neanche la tesi di chi se ne frega completamente della politica e di quello che ci gira intorno come se questa fosse di qualcun'altro, non riguardasse direttamente noi stessi ma fosse soltanto quel grigiume che si vede alla televisione di tanto in tanto che succede a montecitorio. La politica sta anche nella vita quotidiana, nel prezzo della benzina, nel IVA che paghi insieme a quella maglietta fighissima e sta nella possibilità stessa che si ha di avere un blog per sparare le proprie cavolate senza che qualcuno abbia il potere di sindacare la quantità di boiate che si condividono con il proprio prossimo. Dalla mia ho una buona dose di qualunquismo anch'io, non lo nego, spesso inveisco contro i dipendenti pubblici che non hanno mai voglia di fare una mazza, cerco prima le notizie di sport quando apro google news e ascolto i cantanti usciti da Amici, però a tempo determinato. Come si fa a non volersi neanche interessare o a voler lasciare ad altri la scelta non andando a votare?
Tra i vari messaggi che mi ha passato mia nonna c'è quello della bellezza della democrazia nella sua essenza, di quanto si è lottato perchè tutti andassero a votare e perchè lo facessero anche le donne: una conquista alla quale non si può assolutamente dare il segnale di voler rinunciare, neanche per distrazione. Quando dico queste cose non la faccio troppo semplice: è davvero un pensiero che mi porto avanti da quando ho 18, meno 20 giorni, quando la prima possibilità di andare alle urne mi è passata davanti senza però poter essere colta. Da allora non ho più mancato un colpo, neanche davanti ad un referendum, neanche quella volta che non sapevo bene cosa rispondere, o che ho risposto NO, anche se sapevo che solo per il fatto di essermi presentata facevo il gioco degli altri. 

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