L'eredità

Oggi si ragionava in fatto di astri, sorte, fato, destino o qualsiasi cosa sia ad avermi tracciato la via. Se c'è veramente qualcosa sotto probabilmente si è distratta un attimo nel momento in cui c'è stato da istruire la mia pratica.
Ragionavo che da mio padre avrei potuto prendere i capelli. Sarebbero stati lunghi, neri, forti e non avrei mai avuto bisogno di tinte, maschere, impacchi ed intrugli assurdi per mantenerli in forma.
Da mio padre avrei potuto prendere lo spirito d'iniziativa e le scelte della mia vita sarebbero state certamente più veloci e indolori. Difficilmente mi sarei guardata più indietro che avanti con fare interrogativo.
Da mio padre avrei potuto prendere la pelle e neanche avrei avuto bisogno di sole e solari per sembrare in salute senza assomigliare ad un'aragosta.
Da mio padre, ancora, avrei potuto prendere l'altezza. Avrei guardato tutti dall'alto al basso senza il bisogno dei tacchi.
Da mio padre, invece, ho preso i baffi e mi domando: era veramente necessario? Mi sarebbe bastato anche solo il cognome senza alcun altro segno distintivo. Il quesito che mi frulla per la mente quindi è il seguente: la ceretta è la punizione divina a qualcosa di brutto che ho fatto in una vita precedente? Stia lontano da qua il primo che vuole provare a ricordare che donna baffuta è sepre piaciuta... penso che potrei reagire con quell'altrettanto divertente storia sulle pinzette e sopracciglia.

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