Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore

La notizia è degli scorsi giorni: tale Guglielmo Stendardo, calciatore dell'Atalanta, ha mandato a farsi friggere la partita di coppa italia da disputare contro la Juventus per andare a sostenere l'esame da avvocato. La notizia vera e propria è quella che ci troviamo davanti ad un calciatore laureato: il che, nella media, mi pare già un bel traguardo. Il ragazzotto, classe 1981, dopo ad essersi laureato nel 2008, ha continuato comunque la sua carriera agonistica ma non si è fermato al pezzo di carta per far felice la mamma, oggi, aa 4 anni di distanza, ha sostenuto anche l'esame da avvocato. Ciò che ha fatto notizia è il fatto che, nonostante fosse stato convocato a prescindere dalla sua esigenza, ha deciso di disobbedire all'ordine per sostenere l'esame... ed una multa è ciò che lo aspetterà dentro all'armadietto delle scarpe al suo ritorno.
Domande che sorgono nella mia mente: 
1) non conosco bene il mondo del calcio e ignoro anche chi sia a compiere materialmente le convocazioni ma, detto tra noi, la sua presenza era veramente fondamentale in campo? Non si potuto veramente fare in modo di non mettergli i bastoni tra le ruote convocando qualcun altro al suo posto?
2) Quando usciranno i risultati, quali saranno le sue decisioni? Appenderà le scarpette al chiodo per una più dignitosa toga o semplicemente farà aggiungere sulla maglietta i titoli Dott. Avv. prima del cognome?
3) Ma se nel frattempo ha giocato a calcio, quando ha avuto tempo di fare due anni di pratica legale? Giusto per sapere...

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