Per l'alto mare aperto - Eugenio Scalfari

Come a suo tempo accadde a suo tempo a Dante con Virgilio, l'autore incontra all'inizio del suo percorso Diderot, quale maestro in grado di condurlo attraverso quegli autori che hanno condotto verso la modernità. Si può dire un percorso che ci aiuta a capire come siamo arrivati a questi punti. L'idea è molto buona ed effettivamente avvincente, peccato che se la perda un po' per strada. All'inizio incomincia semplicemente ad intervallare tracce del suo viaggio con interpretazioni, pensieri, riassunti di storia o letteratura... poi la cosa perde completamente il suo percorso originario ed il viaggio avrà sempre meno i contorni della fiction ma porterà un capitolo dopo l'altro a parlare di diversi autori e diverse epoche storiche e viene meno il senso.
Confesso, nel leggerlo ho barato un po', certe pagine le ho saltate in pieno, altre le ho lette con gusto. In certe occasioni, trattandosi di ragionamenti su opere letterarie e autori del nostro passato, se non si sa bene di cosa si sta parlando si rischia di non capire niente e leggere pagine su pagine a vuoto. Per questo motivo ho preferito saltare questi passaggi per cercare di godermi più che altro il viaggio e gli incontri. Può valere la pena di leggere questo libro anche solo per prendere nota delle opere che non dovrebbero mancare al nostro bagaglio e cercare pian piano di smarcarle tutte.
- Le relazioni pericolose (Les liaisons dangereuses) di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos;
 - Lo Zibaldone di Giacomo Leopardi;
- Don Chisciotte di Miguel de Cervantes Saavedra;
- La certosa di parma di Stendhal;
- I miserabili di Victor Hugo;
- Guerra e pace di Tolstoj;
- La letteratura italiana  di Benedetto Croce;
- Faust di Goethe;
- Metamorfosi di Kafka.

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