Rimestando nel torbido

Mi rendo conto che questo post potrebbe essere confusa con una confessione bella e buona del fatto che in materia di musica ho veramente dei gusti di merda! In realtà non la farei così drastica. Quello a cui vorrei fare riferimento oggi è la possibilità di trovare qualcosa di piacevole anche dove  normalmente non lo si andrebbe neanche a cercare: l'importante è avventurarsi e rimestare nel torbido. Nel collage qui a fianco alcuni dei dischi di cantanti usciti da amici che non solo ho ascoltato e mi sono piaciuti ma, addiruttura mi sono andata a comprare.
Come si può vedere all'elenco mancano i grandi nomi da reality degli ultimi anni: non ho mai comprato un disco di Emma e neanche uno di Alessandra Amoroso, per fare due nomi di beniamine a caso, e per non fare quello di Marco Carta perchè sono certa che nella zona commenti si scatenerebbe l'inferno. Oops! Non dico che non apprezzo qualche canzone cantata da loro ma troppo spesso in quello che fanno, dicono, in come si atteggiano, c'è un qualcosa di diabolicamente studiato perchè diventino delle macchine da soldi. Da semplice incasso, per tutti: cantante, casa discografica, musicisti e parolieri. Sui musicisti (e soprattutto sui parolieri) poi ci sarebbero da aprire mille parentesi avvelenate perchè il mondo della discografia pare non aver ancora capito che il troppo sta incominciando a stroppiare leggermente: sono sempre le stesse (poche) penne, in grado di rifornire tutta la collezione di giovani talenti, riempendogli la bocca di banalità quasi inaudibili. 
Da un punto di vista psicologico credo che queste mie scelte debbano andare a denotare qualcosa, perchè i miei gusti (a conti fatti) non solo non sono mai andati a coincidere con il vincitore, ma spesso con l'ultimo della comitiva o con l'esatto opposto di ciò che poi pare aver trionfato. In cosa spesso non è chiaro.
Di Cassandra ho già parlato in passato. Lo scorso anno circa in questo periodo uscì il suo secondo disco prodotto dalla casa discografica MYA Music, Semplicemente... sole!, che (tuttavia) non mi sono ancora regalata. [A Cassà, detto tra di noi, 15€?!? Eh?!]. Il disco omonimo di Enrico Nigiotti è stato probabilmente quello che mi ha reso più felice aver comprato, purtroppo di lui non si hanno quasi più tracce: il sito ufficiale pare essere congelato a due estati fa e a tutto quello che è contenuto in questo disco. L'anno scorso in fase di provini tenuti da Mara Maionchi per decidere quale ex-amico produrre (Toh che caso la scelta ricase su Antonino!) fu uno dei cinque cantanti arrivati in finale al quale venne assegnata una canzone all'epoca gratuitamente scaricabile dal sito della trasmissione: Fast food universale di Pablo Ciallella.

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