Il film della settimana #34 E' nata una star?

Ma vogliamo mettere i congiuntivi quando è ora?
E' trasscorso quasi un annetto da quando ho letto il libro di Nick Hornby e mi sono chiesta perchè mai cercando su internet il titolo uscissero immagini di Luciana Littizzetto. Oggi ho la soluzione. A partire da quella lettura ho scritto molto, molto circa la trama, molto circa quello che avrei potuto ricavare da essa... ma un po' come succede nel libro \ film ciò che è veramente sorprendente è che da una vicenda spiacevole sia potuto seguire qualcosa che non è neanche così male. Da un libro che reputo niente di che ha seguito il fatto che ho conosciuto Nick Hornby, altri suoi lavori, l'ho riconsiderato rispetto a quest'opera in particolare, e mi sembra un buon guadagno.
Sul film penso si possa parlare addirittura meglio che del libro. Adoro Luciana Littizzetto, fantastica, magistrale Pappaleo, chiaramente lì solo per il cognome il figlio (Castellitto - oh, che raro caso di omonimia). Chiaramente appena ho sentito per la prima volta la notizia mi sono domandata come potesse reggere un fil intero su quelle 70 pagine di romanzo, scritto largo: temevo potesse essere il film più corto di sempre, qualcosa da classificare come cortometraggio o qualcosa di talmente lungo e ripetitivo da far cadere in volgarità l'espediente della vicenda. Non è così: alla fine ciò che è stato fatto è stato aggiungere storia la dove questa mancava, dare quel qualcosa in più per fare sostanza, mantenendo sempre la vicenda sul livello del paradossale (che non ci dispiace) ma inspessendone la sostanza. Non sarà certo l'opera cinematografica che studieremo per ventenni nelle scuole, probabilmente non se la fileranno neanche quelli del DAMS ma è una commendia, utile a strapparti un sorriso, ben fatta, utile a farti sperare che il cinema italiano non sia planato completamente a livello cinepanettone.

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