Una gara senza fine

Circa i miei vicini di casa dovrei creare un TAG apposito, una rubrica periodica, farne un blog a parte specificamente dedicato o scriverne un intero libro, perchè di materiale su cui scrivere ne ho a bizzeffe e credo spesso che quei pochi cenni fatti più o meno velatamente qua e la (per esempio qui, qui, qui, ma più che altro mi sfogo su twitter) non mi bastino più.
Una cosa che si può dire sugli strani abitanti di questo condominio è che sono perennemente in gara verso l'inciviltà. Non si tratta di un duro allenamento volto a sfociare in occasioni prestabilite (come possono essere Capodanno, il passaggio in serie A di Samp \ Genoa, la vittoria dei mondiali) ma di una gara perenne che si manifesta ogni volta in cui sorge un'idea imbecille. Se il progetto si realizza realmente e se gli altri condomini reputano l'idea degna del primo premio, allora il condomino può essere additato con una certa soddisfaazione come più incivile del circondario. Il poveretto, tuttavia, non dormirà affatto notti tranquille: c'è sempre qualcun'altro pronto a soffiargli il posto. A volte nascono violente lotte intestine anche all'interno dello stesso nucleo familiare dove il figlio cerca di superare le prodezze dei proprio avi o deve i padri cercano di non farsi mettere i piedi in testa da quei mocciosi che portano il loro stesso cognome. Per esempio da due giorni una pesca volata dalla finestra giace sul piazzale senza che il legittimo proprietario abbia ancora meditato di andarsela a riprendere. Mi sembra chiaro: più marcisce \ ammuffisce e\o viene aggredita dagli insetti il grado di inciviltà sale. Una gara è una gara.

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