Cassetti della memoria

Ognuno di noi avrà nel suo cassettino della memoria qualche ricordo al quale ripensa con simpatia ma non senza vergognarsi. Tutto ciò di solito si è collocato in una fascia di età compresa tra i 14 ed i 16 anni, poi in media uno si fa un po' più furbo e con certe boiate la pianta. Dal momento che tutto questo bagaglio di memorie fa parte di un periodo della vita così risalente, se permane quel filo di imbarazzo nel ricordarsi così sciocchini certamente questo è sfumato dal tempo, è possibile lasciarselo alle spalle, fingere che non sia mai successo o che sia stato tutto meglio di come sembra. Parte del mio passato risalente, tuttavia, ha pensato bene di non regalarmi questo lusso, quello di pretendere di aver preso una capocciata al muro e resettare il relativo cassetto della memoria, ed incidere a muro un suo saluto che quotidianamente appare davanti ai miei occhi anche se non lo cerco. Il significativo graffito è posto proprio nel portone del mio condominio davanti alle cassette delle lettere, la dove tutti quanti devono passare ogni giorno e dove devono tirare un'occhiata, magari ingiuriando contro quella simpaticona del terzo piano. Chiaramente nel palazzo da almeno 50 anni a questa parte non c'è stata altra Tiziana, prima non c'era proprio il palazzo ed il dubbio sul soggetto non sussiste. A tutti i vicini: l'artista di cotanta opera d'arte non sono io, non l'ho mai richiesta ma ho provveduto (a suo tempo) ad insultare pesantemente l'autore (chiaramente non reo confesso neanche a seguito della pioggia di gentilezze). La mia eterna punizione credo che sarà ricordare il calibro dei soggetti - tutti - di cui mi circondavo. Però gli volevo bene.

Commenti