Tre volte all'alba - Alessandro Baricco

Per iniziare a parlare di Tre volte all'alba non si può che fare riferimento prima di tutto a Mr.Gwyn dove questo secondo viene definito come un bel libro, breve. La quarta di copertina svelava che la storia si svolgeva in una non precisata città inglese e che era tutta raccolta in un paio d'ore. Ma in due ore molto paradossali. Perlopiù erano dialoghi, e i protagonisti erano due, sempre loro - ma in un modo che aveva qualcosa di paradossale e sorprendente.
Tre volte all'alba è sostanzialmente una raccolta di racconti, ognuno di questo ci parla di un incontro tra due personaggi, uno dei quali risulta chiaramente identificabile come lo stesso in tutti e tre i pezzi. Lo si legge in fretta, si assiste a ciascuna di queste storie e poi si chiude quell'immaginaria porta affacciata sulle loro vite. Forse di una cosa l'autore si è sbagliato: questo libro non è affrontabile senza aver precedentemente letto Mr.Gwyn. La precedente conoscenza non è fondamentale per capire ed immergersi nei nuovi personaggi, tuttavia la ritengo fondamentale a sviluppare quella curiosità tale da voler affrontare la nuova lettura senza porsi troppi interrogativi, ne prima ne dopo. 
No, non è un romanzo. No, non ha una trama segnata. E' un'esperienza, da vivere e assaporare in un'oretta, poi chiudere tutto senza niente in mano ma con la semplice memoria di quanto vissuto.

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