Private Practice - Ultimo episodio, quinta stagione

Qualche giorno fa ho letto, senza stupore alcuno, che tutta l'allegra (si fa per dire) combricola di Private Practice si sta preparando, con la prossima - sesta - serie, a chiudere tutto e salutare il proprio pubblico. Ripeto: la cosa non mi stupisce affatto. Da anni i miei post su Private Practice sono, lo ammetto, un po' ripetitivi: tedio, tedio, tedio.
Tutte le vicende narrate si trascinano dietro un enorme fardello di angoscia e di tristezza: non solo nei casi di puntata, ma anche nella storyline dei personaggi. Non mi ricordo se questa pesantezza nello spirito fosse presente anche prima della pantomima di Naomi per la relazione tra Addison e Sam, tuttavia credo che da quel momento la questione sia sfuggita un po' di mano agli sceneggiatori. 
Peter e Violet - dopo aver messo al mondo un figlio ed essersi messi insieme senza che nessuno se ne fosse reso conto (visto che fino ad un momento prima neanche si parlavano, quindi tutto 'sto amore proprio non si capisce da dove sia nato) sono passati dal litigare per la custodia in tribunale, allo sposarsi, al separarsi, fino a giungere alla volontà di recuperare un rapporto sinceramente mai esistito. Lei vorrebbe psicoanalizzare il marito, lui è stufo di parlare: quindi, ancora una volta, sono sul piede di guerra.
Cooper e Charlotte - paiono aver trovato un equilibrio tutto loro, quando, all'improvviso, una tizia bussa alla porta ed avvisa l'uomo di essere il padre di suo figlio. Cose che nella realtà non si sono mai viste. Inevitabilmente la donna deve morire e quello scemotto di Cooper si ritrova a dover imparare come essere adulto, come essere padre, come aiutare un figlio a superare la perdita della madre. Charlotte, tra tutte, pare essere quella che reagisce meglio alle drammaticità fino a vederla commossa e (finalmente) umanizzata all'ultimo episodio.
Addison - Dovrebbe essere la protagonista ma spesso non brilla neanche in mezzo a questa combricola di matti. Finalmente, dopo cinque serie, abbiamo almeno visto realizzarsi uno dei suoi obbiettivi e chiudersi un cerchio aperto da molto, troppo, tempo: ciò che ha dato origine al tutto, la voglia di maternità. Dopo aver provato qualsiasi rimedio, finalmente ha potuto abbracciare una figlia tutta sua... ed affrontare tutti i meloframmi del mondo. La avevamo lasciata un anno fa in procinto di partire con uno sconosciuto, la ritroviamo 365 giorni dopo ad aver vissuto altri mille tira e molla con Sam e ad essersi nuovamente inguaiata con Jake (lo stesso sconosciuto dell'anno scorso), nuovamente con un collega, nuovamente coinvolta come se avesse 16 anni, anche se l'anagrafe ne conta quaranta. Per non parlare del fatto che il numero di espressioni sul suo volto incominciano a calare drasticamente: monotonia delle situazioni o eccesso di botulino? 
Comunque sia, personaggio maggiormente scritto a caso è quello di Sam che continua a portare avanti il motto solo gli stupidi non cambiano mai idea. Prima si mollano perchè non vuole nuovamente essere padre, poi decide che (anche se non vuole un figlio) in effetti vuole lei: quindi si rimettono insieme con clausola risolutiva. Un istante dopo lei diventa madre, lui si offre di aiutarla ma si lamenta di averla dovuta aiutare ma, perla finale, lui decide che - in fondo in fondo - sì, vuole lei, vuole essere padre, vuole la bambina e vuole anche spossarla. 
Peccato che nello stesso istante sia in arrivo Jake con una proposta analoga.
Un ultimo riferimento se lo merita completamente Amelia Shepherd, perchè ciò che la riguarda non è neanche più contemplabile nelle vicende utili a pepare la storia, ma nell'accanimento terapeutico. E' sempre stato un personaggio piuttosto inutile, certamente non degna del nome che porta, quest'anno vero bersaglio di tutte le sfighe e di tutta la volontà degli autori di rimestare nel torbido. Vada per la ricaduta nella tossicodipendenza, vada che da strafatta incontra l'uomo della sua vita e che questo muoia proprio nel momento in cui decidono che sia giunto l'attimo di ripulirsi. Posso anche considerare quasi accettabile il fatto che lei sia rimasta incinta del morto... ma tutto quello che è venuto dopo circa la malformazione del feto, l'impossibilità di compiere l'operazione perchè la gravvidanza è troppo avanzata, le sue fasi lunari che l'hanno portata a piangere e a vittimizzarsi almeno 20 - 25 minuti a puntata, la volontà di portare avanti una gravidanza più sana possibile per donare gli organi del bimbo, nonchè tutto quello che del bimbo stesso ci hanno fatto vedere all'ultimo episodio: solo dal mio punto di vista è decisamente troppo?

Commenti

  1. "in fondo in fondo - sì, vuole lei, vuole essere padre, vuole la bambina e vuole anche spossarla. " si in effetti è spossante tutto ciò XD
    anche secondo me dopo qualche serie è diventato insopportabilmente triste..non c'era motivo di concentrare tutte queste sventure,ripensamenti e indecisioni..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non sarei assolutamente in grado di cambiare idea così tante volte, ed in modo così drastico. Credo che il neurone non mi reggerebbe.

      Elimina

Posta un commento

"Tutti hanno diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione"