Come distruggere idee discrete.

L'AMT genovese ha avuto un'altra delle sue belle idee: permettere il pagamento del biglietto dell'autobus attraverso un SMS. L'idea pare geniale: basta spreco di carta, basta tour delle edicole alla ricerca del biglietto perduto, basta spallate per arrivare all'obliteratrice prima che il controllore ti becchi in flagranza. Certo in altre realtà tutto questo è già in atto da un pezzo, ma nella città con il più alto tasso di pensionati provvediamo a non lamentarci per il tempismo. Vantaggi ce ne sono mille, sono riusciti i nostri eroi a far guadagnare qualcosa anche a noi? Che poi, fosse già per risparmiare tutto questo spreco di carta all'ambiente la cosa converrebbe a noi e alle prossime generazioni: invece no! Il servizio costerà al cliente 10 centesimi in più del biglietto tradizionale (con la beffa di durare anche 10 minuti in più) + il costo dell'SMS a carico del cliente. Eccerto!
Partiamo da una premessa, utile a capire la lamentatio per chi non è de Zena. Il biglietto dell'autobus a Genova è arrivato a costare, giusto pochi mesi fa, 1,50€. Per addolcire la pillola insieme all'ultimo aumento hanno anche aumentato il periodo di valenza dai classici 90 minuti a 100... senza considerare che in 100 minuti, una città come Genova servono ad attraversarla da Struppa a Sampierdarena (diciamo da un estreamo della periferia all'estremo opposto) e li consumi tutti solo se le coincidenze di bus sono particolarmente sfasate. Al genovese medio non servono a niente. O il lasso di tempo permette un andata e ritorno da casa, o poche sono le situazioni in cui effettivamente si sfrutta per intero tutta la valenza del biglietto e l'unica differenza è quella che si è pagato di più.
Detto questo: può effettivamente servire ad un genovese avere 110 minuti di biglietto pagato ben 1,60 €? La risposta è no. Puoi incentivare la popolazione genovese (composta, mi ripeto, in prevalenza di pensionati, che non hanno familiarità con certe diavolerie elettroniche) ad utilizzare la rete, invece che la carta, andando addirittura a pagare di più? La risposta è no. La verità è che al giorno d'oggi certi sistemi andrebbero favoriti, per ridurre lo spreco di carta, per ridurre anche i costi (perchè stampa e diffusione di biglietti comunque comporta dei costi) e per semplificare la vita al cittadino: qui lo si va addirittura a sfavorire!

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