Ottavio - a che gioco stiamo giocando?

L'ultima volta in cui ho incominciato a scrivere un post su una delle cantanti di Amici, questa mi è stata eliminata in fase di rilettura... non ho ben capito se ho sovrannaturali doti di prevegenza o se porto sfiga. Nel dubbio ho cancellato tutto e ho incominciato a focalizzarmi su qualcun altro. Mi sembra carino, in vista del serale, continuare a schedare alla mia maniera tutti i superstiti. Oggi è il turno di Ottavio.
Cantante giallo bravo, molto bravo e molto giovane (19 anni, maledetto!!) con una voce anche discretamente particolare, nei confronti dei quali si sta portando avanti un inspiegabile giochetto del non-sarà-un-granchè-ma-almeno-si-impegna. In questi mesi sono stati versati fiumi di inchiostro sullo stile, sul fatto che piace, non piace, son gusti personali, perchè fa tutte le canzoni in quel modo, ma almeno è intonato, come fossero profili di secondo piano... quando su altri soggetti sono anni che ci si lamenta proprio della mancanza di stile, di una voce irriconoscibile, di stonatura cronica. Non mi è chiaro esattamente quale gioco si stia portando avanti. 
Dalla sua, il disgraziato, non ha neanche una dignitosa scelta dei brani e qualcuno che lo consigli su come stare su quel palco. Non ci credo che non si possa andare oltre ai Dik Dik e Jimmy Fontana. Con tutto il rispetto, ma il pubblico in sala ti si addormenta davanti se continui a riproporgli pezzi di Don Backi! Consiglio anche vivamente di riguardarsi una o più delle sue esibizioni, se proprio non c'è nessuno che riesca a metterlo davanti all'evidenza lo farò io: se canti per un giudice che si trova davanti a te, non puoi incominciare a girare modello cavalliere errante per il mondo (lo stesso che non si è fermato mai un secondo) dando le spalle a colui che ti deve giudicare. Così come non puoi dare contemporaneamente le spalle a tutti quelli che ti fissano dal televisore di casa ai quali fai venire la nausea, viste le manovre ardite a cui è costretto il cameraman per starti dietro. Va bene non sare impalati modello karaoke, ma il movimento deve essere, quantomeno, a tempo, e possibilmente nel rispetto delle regole base della scena.

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