Turista per caso a Pavia

Snocciolo qualche (sicuramente gradito) consiglio a chi dovesse approcciare per la prima volta alla caratteristica cittadina di Pavia:
- Prima di tutto è importante indossare scarpe molto comode, poco tacco ma soprattutto molto spesse e morbide: non c'è da camminare tanto per attraversarla da parte a parte ma lo si fa su una pavimentazione... tipica locale. Un ciotolato che non ti abbandona mai da bugnarti i piedi dopo i primi 10 minuti e da lederti il nervo sciatico, forse irreparabilmente. Consiglio però due giorni di camminata (anche a passo lento) lungo le vie della cittadina per sconfiggere la cellulite. Tre solo in casi di persistenza dell'inestetismo.
- Non andate a cercare il Bar Dante, il Celebrità o il Jolly Blu: questi non esistono più!
- Non siate intimoriti dall'assenza di semafori, strisce pedonali e quant'altro. Resistite dalla naturale propensione al camminare al lato della strada al fine di non ostruire il traffico: l''intera città è in balia dei pedoni. Macchine se ne vedono poche e, quando si vedono, vanno piano e possono (eventualmente) passare dopo aver chiesto permesso ed a condizione che questo gli sia riconosciuto. 
- Non pensate di voler fare qualcosa in un orario compreso tra le 12.30 e le 16.00: ogni esercizio avrà le serrande abbassate. Anche il mitico Bar Cesare non lo si vede prima delle 17.00 (a detta di una passante... io a quell'ora purtroppo ero già sul treno del ritorno a bocca asciutta).

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