TAG: Che blogger sei?

Su YouTube ha preso parecchio piede il TAG proposto (anche) da Daniela - MissCreamyCreamy, studentessa, MakeUp Artist in erba, Youtuber italiana... Per quanto sia noto il fatto che neache mia madre passi da queste pagine ho deciso di cimentarmi anch'io in qualche rispostina, ovviamente in maniera semiseria, ovviamente convertendo il tutto da YouTube a Blog.
- Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto ad aprire un blog?
Sono sempre stata una grafomane incallita, inizalmente fu sui diari poi arrivò internet... Ho prima di tutto incominciato ad approcciarmi a questo mondo su qualche forum o anche su wikipedia, dove notoriamente non si possono esprimere opinioni (cosa sacrosanta!) ma non si può neanche decidere di parlare di qualcosa che piace a te, se questo almeno non piace ad un altro gruzzoletto di individui che ritengano conforme il tuo contributo. I primi tempi devo anche aver anche scritto qualcosa di polemico a riguardo. Nel momento in cui ho incominciato a curare più il mio profilo personale che non le pagine a cui avevo contribuito, ho capito che era arrivato il momento di darci un taglio. La decisione definitiva arrivò il giorno in cui decisi di far cessare la mia dipendenza da Travian impegnandomi in qualcosa che potesse assorbire maggiormente le mie energie.
- Quali pensi siano le motivazioni giuste per aprire un blog?
Allenare la mente a produrre pensieri propri dalle informazioni ricevute. E' troppo facile cadere nella rete di chi cerca di spacciare per tua idea una suo convincimento al fine di avere un riscontro e diffondere esponenzialmente un'interpretazione errata. Non per questo è necessario trattare sempre massimi sistemi... ma incominciare da un settore di proprio interesse pul certamente aiutare in altri ambiti. Una volta che si sono prodotti pensieri propri il blog può permetterti di mettere in circolazione le idee e sperare che qualcuno le raccolga e ne faccia buon uso.
- Che collaborazioni con aziende\associazioni\produzioni accetti?
Per ogni post che scrivo non ottengo neanche un caffè omaggio da mio padre... tutto quello che potete leggere su queste pagine virtuali è il puro frutto delle mie energie sprecate.  
- Sei partner? Cosa comporta la partnership? Ti va di dirci quanto guadagni?
Sì, ho stipulato un contratto AdSense con il sig. Google. Questo biecamente comporta la presenza di quel banner pubblicitario alla sinistra di questo scritto: in termini economici la sola presenza dello stesso produce un arricchimento netto di... un bel niente. 
Ho richiesto di stipulare un contratto AdSense, non tanto per il blog, quanto per una collaborazione su un sito internet che prevedeva la retribuzione ai partecipanti attraverso l'esposizione del proprio banner pubblicitario. Ho smesso da tempo di collaborare con il sito, che non mi ha dato, diciamo, grandi soddisfazioni... ed ora eccomi qui: il numero di ingressi al mio sito è facilmente constatabile e i miei non guadagni facilmente intuibili.
Sulla questione guadagno parters ci si potrebbe aprire un capitolo a parte. Spesso, soprattutto su YT, c'è chi lancia la pietra e nasconde la mano celandosi dietro la clausoletta data dal contratto che si è firmato ma, forse, non si è letto bene. Non mi metto qui a compiere una lettura articolo per articolo del contratto, ma non voglio credere che sia solo il mio superiore intelletto che mi ha permesso di capire a pieno il significato dello stesso: è ammesso rivelare l'entità dell'assegno periodico che si riceve a casa (anche perchè lo stesso, in caso di ingenti somme, deve essere anche dichiarato al fisco: altro che segretezza!!) quello che non dobbiamo rivelare è l'unità di guadagno (quindi quanto entra sul conto alla volta).
- Come reagisci agli attacchi degli haters? Certamente uno dei vantaggi del non avere un seguito è quello di non avere neanche degli haters. Mi impegno spesso a inserire in quello che scrivo parole chiave facilmente rintracciabili attraverso un motore di ricerca, in modo tale che, se quello che scrivo è l'esatta informazione ricercata, non vada persa nel nulla cosmico della blogosfera, ma venga appunto rintracciata da chi penserà a farne buon uso. Questo raramente crea una fidelizzazione. Un paio di volte mi è però accaduto che quanto proposto non andasse proprio a genio ad una comunity, partita all'arrembaggio a suon di ma chi ti credi di essere?
Non avrebbero potuto trovare bersaglio migliore. Io in queste cose mi ci gaso. Certo, dopo la prima volta ho imparato a misurare le parole (e non sono ancora certa di saperlo fare bene) ma quella riportata non è altro che la mia opinione, questa è e questa non cambia certamente. Per regola data non blocco alcun accesso, non cancello alcun commento, ma rispondo, pacatamente, ad ogni sillaba che mi viene rivolta, finchè l'ultima parola non sia la mia. Punto. Che poi è anche quello che faccio nella vita reale, dove gli haters, cari mie, sono dietro ad ogni angolo.

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