Gossip Girl - di tutto un po' #1

Il mio rapporto con Gossip Girl è sempre stato molto travagliato. All'inizio lo adoravo: pensavo che fosse un degno sostituto dei miei beniamini The OC e One Tree Hill, con il tempo mi ha annoiato terribilmente fino a ritenerlo un prodotto molto scadente. La bionda protagonista non l'ho mai tollerata più di tanto, ma è proprio una questione di attrice, non di personaggio. Credo che Serena Van Der Woodsen renderebbe cento volte meglio se non avesse Blake Lively ad interpretarla. La storia si è più volte rivelata ripetitiva tanto da portare allo sfinimento. Le prime stagioni sono proprio incentrate su di lei portando spesso in ombra altri personaggi. Si incomincia che è appena redenta, cerca di fare la brava ragazza una settimana, non ci riesce e fugge. Poi torna redenta, prova a fare la brava ragazza per una settimana, non ci riesce e... devo dirlo? Fugge. Anche dal punto di vista sentimentale: si parte da Nate, finisce a Dan passando da un grande amore, così grande che dura una settimana. Poi il circolo riprende: Nate, Dan e "grande amore". Tra virgolette, ovviamente. Passano le stagioni e cosa succede? Niente. Bello lo sforzo di guardare oltre la stretta cerchia di amici ma se il risultato fosse poco poco confacente non ci starebbe male. Diciamo che se gli autori di tanto in tanto si sedessero intorno ad un tavolo e decidessero che strada far prendere ad ogni personaggio, invece che improvvisare biecamente, sarebbe meglio.
Scoraggiata da tutto questo, tempo fa, ne abbandonai la visione. Qualche mese fa però, forse intrappolata nella lunga monotonia estiva, sono andata a riprendere la visione... e c'è qualcosa che mi sta sorprendendo. Avendo dovuto riprendere dalla terza stagione ovviamente il mio giudizio non è andato che a confermarsi ma il confronto immediato con la quarta è davvero impietoso. Ma questo è un altro post...

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