L'era del disincanto.

Con un elevato spirito di temerarietà anche quest'anno mi accingo ad ascoltare i brani che faranno parte della compilation di Amici 10 andando, così, per intuito da quello che si è visto fino a questo momento. Parto, in questo post, dalle mie tre preferite senza un preciso ordine tra di loro. Mi chiedo se non sia un caso che due su tre tra quelli che le hanno cantate non hanno neanche avuto accesso al serale.
- Giorgia Urrico. Dall'altra parte. Storia di una ragazza che respinge senza troppi ma e troppi se l'uomo che poco tempo prima l'ha abbandonata e vorrebbe ora tornare sui suoi passi. Come stai quando senti le tue stesse parole? Come stai quando sei dall'altra parte, quando non ti resta niente e non sai per chi davvero sei importante? Buon ritmo, buona grinta ed anche una bella voce ad interpretarla. Ci scommetterei che se questa canzone fosse cantata da una Laurapausini a caso sarebbe già in vetta alle classifiche. Questa mi sa che l'ho già spesa per qualcun altro l'anno scorso, ma ci credo davvero anche in questo.
- Analisa Scarrone. Cado giù. Cado giù come neve e non mi resta che aspettare che il sole sciolga il mio dolore. Anche in questo caso abbiamo la storia di una donna alle prese con una recente separazione ed una reazione decisamente meno grintosa ma piena di consapevolezze, forse troppe. L'essersi resi conto all'improvviso di essere soli, di non avere più qualcuno nel proprio domani, di non poter più rivivere gesti quotidiani e di essere compretamente sopraffatti dal dolore. Melodia e voce compongono una buona combo per esprimere quell'emozione particolare propria del dolore rappresentabile in una malinconia mista rabbia.
- Andrea Vigentini. La fortuna. Concludo la trilogia dell'abbandono con la canzone improvvisamente scomparsa YouTube ed impossibile da rintracciare altrove, nella speranza che dopo l'uscita del disco qualcosa si smuova. Fortunatamente (per chi?) nei giorni scorsi l'ho ascoltata talmente tante volte da poterla recitare a memoria. Nuovo abbandono visto, questa volta, dal punto di vista maschile. Melodia meno aggressiva finalizzata ad una reazione decisamente più rassegnata del lui della situazione che addirittura vede fortuna nella presa di posizione della donna che una bella sera semplicemente prende la porta e se ne va pretendendo la cosa peggiore che si possa chiedere in una situazione del genere: restiamo amici? Testo, forse, un filo più banale di quelli precedenti ma che ritengo essenziale nella sua semplicità. Molto rilievo è dato alla musica che già di suo è un potente strumento di comunicazione. La fortuna è un pezzo scritto e composto dallo stesso Andrea... e anche questa volta ci sono ricaduta nella trappola del cantautore.

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