The mentalist - Ultima puntata seconda stagione

Riprendo a parlare di questa serie, dopo averla trascurata qualche tempo, in occasione di un a che punto siamo rimasti? prima dell'inizio della terza stagione. Come prevedibile in quest'ultimo episodio il nostro biondo protagonista se la deve vedere con John il Rosso. Il tutto incomincia con il ritrovamento di un altra delle sue vittime... o forse no. Peculiarità della ragazza: aver frequentato un corso di criminologia dove tanto si è parlato di John il rosso, avere un fidanzato che porta il nome di un serial killer anni 70, casualmente compagno di cella di un amico di John. Nello stesso momento la vita di Patrick è tormentata dalla presenza di una giovane sensitiva, una che un po' come faceva lui, va in televisione per mettere in comunicazione i defunti con i parenti ancora in terra... peccato che lei ne sia completamente sicura di quello che fa. Tutto questo pare affascinarlo molto, da un lato, professionalmente, la disprezza profondamente, dall'altra lo affascina... e per la prima volta lo vediamo in vesti galanti (nonostante le crisi di panico) portare a mangiare fuori una donna. La situazione si complica ulterionemente quando la donna in si presenta in Tv per parlare del serial killer e rivolgergli un messaggio. La conseguenza è che Cristina, la sensitiva, viene messa sotto scorta... ma è la sua intervistatrice ad essere uccisa proprio per mano di John, quello vero!
Intanto continua l'indagine per la morte della prima ragazza, e come al solito Patrick si fa prendere un po' la mano dalle proprie intuizioni per quel che riguarda la ricerca del fidanzato sotto falso nome. Rintracciarlo non è stato difficile... non farsi rapire e quasi uccidere da questo un po' meno. La verità non tarda a venir fuori: il ragazzo in realtà "interpreta" quel ruolo perchè sotto ricatto, artefici dell'omicidio e della minaccia sono i coinquilini della vittima un po' troppo dentro all'idea di cinema verità. A salvargli la pelle sarà inaspettatamente il suo nemico, pronto a vendicare gli emulatori e ad esercitare ancora un po' di pressione psicologica sulla sua mente. Prima di andarsene, quando ancora è legato alla sedia come un salamino, gli porta i saluti di Cristina e lo lascia con un forza marea, una delle frasi che la stessa sensitiva all'inizio della puntata aveva riferito ad un cameriere da parte del solito parente morto loquace. Che il cameriere fosse proprio il serial killer? Al ritorno in ufficio Jane non riferirà a Lisbon questo messaggio... ma mesto mesto torna nella sua casa vuota a straiarsi sul materasso e fissare il ghigno impresso sul muro, simbolo della sua sofferenza.
Sinceramente? Speravo che dopo due anni si fossero fatti un po' di passi avanti nella storia di John, che invece è praticamente punto e a capo. Gli unici che hanno provato a far qualcosa sono stati Wayne e Grace ma sono stati stroncati sul nascere. Tutti loro, salvo rarissime occasioni, paiono non avere una casa, una vita, una famiglia, un passato... niente di niente. Fa molto Law&Order, che, per la cronaca, non mi piace per niente.

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