Peperoni sott'olio.

Della serie un post a caso questo pomeriggio mi ritrovo qui seduta davanti al pc intenzionata a scrivere qualcosa, come non parlare di un qualcosa che ha appena occupato la prima metà della mia giornata? Fare i peperoni sott'olio! Probabilmente molti penseranno che non c'è certo bisogno di scrivere qualcosa a riguardo, ma viste le mie scoperte odierne non vedo perchè far arrancare qualcun altro in strani esperimenti quando io posso dare direttamente la soluzione.
Andando per ordine: di solito, quando preparavo queste conserve, non mi preoccupavo più di tanto della buccia, semplicemente bollivo i peperoni già tagliati a listarelle e poi imbarattolavo. Punto. Oggi ho pensato di voler fare il lavoro per benino, occupandomi anche di questo aspetto, quindi ho fatto un po' di ricerche su internet e un po' ho dato spazio alla mia fantasia, preparandoli in diverse maniere e cercando il modo migliore.
La procedura è semplice: prima bisogna cuocerli, poi fargli fare una bella sauna in modo che la buccia delicatamente si stacchi dalla polpa senza diventarci scemi.
Mettendo semplicemente a cuocere il peperone intero in acqua sicuramente la pelatura è facilitata, ma non facile. Miglior risultato lo si ottiene facendoli cuocere in forno, ad una temperatura medio \ alta e andando di tanto in tanto a ruotarli quando la parte che tocca la teglia si annerisce un po'.
Metodi per fare la "sauna" ne esitono invece grossomodo due: metterli in un sacchetto e sigillarlo con una molletta o inserirli in una pentola (o ciotola, tegame...) con il suo bel coperchio (e magari anche un foglio di carta argentata tra l'una e l'altro per evitare ancor meglio la dispersione del vapore). La differenza devo dire che non mi è sembrata rilevante, ma credo che la prossima volta utilizzerò quello della pentola che mi è sembrata rendere meglio nel lungo periodo, tra il primo peperone e l'ultimo che ho pulito.
Prima di essere puliti devono ovviamente passare un po' di tempo a sudare, direi che una ventina di minuti sono sufficienti... per pulirli può poi essere utile passarli sotto il getto dell'acqua, per far scivolar via tutti i semini. Se si maneggia la polpa con cura questa non si rovina facilmente, la cottura ha reso il peperone bello elastico e lavorabile e con la polpa bella soda.
Ulteriore (e ultimo) consiglio: usate un paio di guanti per fare tutta la manovra di pulizia! Prima di tutto eviterete di mettervi le dita in bocca subito dopo aver toccato i semini (esperienza non allettante!), eviterete l'effetto ho passato in mare le ultime 6 ore della mia vita sulle dita, che personalmente mi da l'impressione di perdere sensibilità, e, the last but not the least, eviterete di passare le ore successive con quella sgradevole sensazione da ho le mani in forno che, evvidentemente, da anche il peperone e non solo il peperoncino! Beata ignotanza.

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