The 100th!

Anche se la programmazione di Rete4 ci ha abbiandonato prima del previsto, trasmettendo solo metà della quinta serie, io ovviamente non sono riuscita a trattenere l'impulso di andare a vedere come sarebbe andata a finire, soprattutto per la tanto celebrata puntata "evento", programmata proprio in occasione del centesimo episodio della serie. Per questo motivo vorrei parlare prima di questo 100th che decisamente mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Ovviamente, non continui la lettura chi vuole continuare a seguire le puntate solo con la trasmissione italiana, che, beh! avverrà tra molto molto tempo...
Tutta la vicenda si snota intorno alla prossima uscita del famoso libro di Sweets, dopo anni di sedute e analisi su Booth e Temperance. Il risultato pare essere chiaro e, beh! in effetti pare essere chiaro a tutti i telespettatori più o meno dalla prima puntata, eppure i presupposti sono quelli sbagliati. I nostri due eroi non si sono conosciuti all'epoca ma ben un anno prima.
Ecco quindi iniziare un piccolo salto nel tempo, ad un anno prima dell'inizio della vicenda che conosciamo, quando Temperance si occupava solo di ossa storiche, quando Booth usava ancora gel per capelli, cinture sobrie e calzini neri, Angela lavorava facendo ritratti per strada, Hodgins vedeva ovunque complotti (molto più di ora, almeno) e teneva a freno l'ansia giocando con un elastico al suo polso, ma soprattutto c'era ancora Zach.
Quello che siamo venuti a scoprire è che fin da subito tra di loro ci sono stati dei dissapori, delle divergenze di idee riguardo a quello che vedevano e facevano ma soprattutto che, privi di ogni formale partership governativa i loro istinti erano meno tenuti a freno, soprattutto dopo una bevuta epocale messa in atto per licenziare i cervelloni dal caso. Galeotto fu il licenziamento, ma soprattutto il numero di shot ingurgitati che quasi li porta alla dolce conclusione... alla fine però nessun gran finale, ovviamente, se non per una certa litigata epocale che si conclude con la Brennan che tira un cazzotto all'agente dell FBI, accusandolo di essere prepotente, di non saper usare solo pistola e distintivo e ricevendo indietro, ovviamente, l'accusa di usare quel suo cervellino solo per far sentire stupide le persone intorno a se. Entrambi si urlano contro di non voler mai più lavorare con l'altro, e quello che è successo in seguito lo sappiamo benissimo.
Nuovo salto nel tempo, torniamo ai giorni d'oggi ed esattamente al momento in cui i Sweets capisce che tutto quello che ha elaborato fino a quel momento merita di essere cestinato, essendo venute meno le fondamenta.
Dopo aver passato la serata a ripercorrere la loro vicenda, qualcosa pare essere frullato nel cervellino del povero Booth. Bones conclude che odia la psicologia, lui che è un giocatore d'azzardo, anche se ormai non gioca più, ma di aver mantenuto l'indole, indole che lo porta a chiederle di provarci seriamente ad avere una relazione, la bacia, ma lei sembra riluttante, come se tutto fosse la riedizione di quello che è accaduto molti anni prima. Lui le conferma la sua convinzione, le urla che spesso sono proprio gli uomini a 30, 40, 50 anni di distanza a dire io lo sapevo, fin dall'inizio che sarebbe andata così, ma lei scoppia a piangere, non si sente giocatrice d'azzardo, ma una scienziata razionale, incapace di cambiare se stessa. Lui ha il faccino del tipico giocatore d'azzardo che ha appena perso tutto... lei gli conferma che possono comunque lavorare insieme, e la puntata finisce così. Con loro che camminano verso l'orizzonte.
No, la cosa non va bene. Non va bene come lei ha risposto, non va bene come lei sia riuscita a resistere al faccino di Booth che la supplicava, non va bene come lui, dopo tutto, non la abbia mandata a farsi friggere dopo che lo consola con il più classico dei possiamo rimanere amici.

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