I must have!

Non sarò io a rivelare al mondo che ogni momento storico, oltre alle sue guerre e ai suoi personaggi, ha avuto anche i suoi must a contraddistinguerla. Quei tipici oggetti cult che si rivelavano irrinunciabili, obiettivo da dover raggiungere ad ogni costo. Le mode grazie a dio tendono a non durare molto, quello che intendo io è qualcosa che va oltre. Parrucche e corpetti nel 700. La borsa Scotch Corner. Il telefonino pataccone da attaccare alla cintura degli anni '90. Le lumberjack degli anni '80, per quest'ultime sicuramente il boom è morto e sepolto da un pezzo, eppure continuano ad essere vendute. Anche ragazzi della mia età le comprano... ma solo chi è stato giovane all'epoca ne apprezza veramente il significato, l'importanza. Premettiamo subito che tutti questi termini vanno considerati con le loro giuste virgolette. Elenco questi giusto per fare qualche esempio. Obiettivi che sembrano irragiungibili, oggetti tanto desiderati da non parer nemmeno dei semplici beni futili, mai così amati una volta che se ne entra in possesso.
La mia generazione è stata quella dello zaino Eastpak per dirne una. Ma anche delle Silver, del North Sail, dei Dottor Martens...
Ovvio... a scuola si è sempre andati anche con il Seven, o pseudotale, dolce ricordo delle scuole medie, ma vogliamo veramente parlare del brivido che si è provato la prima volta che si è varcato il portone dell'istituto con un Eastpak in spalla? Un po' come diventare maggiorenni tutto d'un tratto. Via infanzia, benvenuto mondo "adulto". In realtà se facevamo schifo di matematica con il Seven, l'Eastpak non risolveva la situazione. 4 avevi, 4 tornavi a prendere... ma con un altro gusto. Molti di noi continuano ad usarlo ancora oggi all'università. Anche chi vi scrive è in possesso di un Eastpack color antracite. Credo di aver messo da parte paghette per un anno per comprarlo... e alla fine d'aver aprofittato di un regalo fuori stagione della mamma! Ed è lì che non capisci come la gente possa arrivare a farci scritte sopra, applicarci borchie, spille, gingilli d'acciaio vari... NO! Il mio EastPak deve rimanere intatto! Custodito sotto una teca di cristallo... e guai chi me lo tocca.
Vogliamo parlare poi della differenza dall'avere un paio di scarpe da ginnastica, anche un paio di qualsiasi scarpe di marca, anche un qualsiasi paio di Nike, dall'avere le Silver? Più che scarpe erano una fonte di luce, un faro nel deserto, quelle su cui, nelle vetrine del centro, ti cadevano sempre gli occhi. Avevano anche un loro nome. Non erano "scarpe", non erano "nike" erano le Silver, punto e basta. Poi guardavi anche il prezzo e andavi a ragomitolarti in un angolo. Sicuramente non può mancare a questo elenco la giacca blu più amata dagli italiani, buona per ogni stagione, calda per l'inverno, ripara dal vento per la primavera e l'autunno, non occupa troppo spazio, piena di tasche... come si può non amarla? Quello della foto è proprio il modello classico ma che viaggia sempre accompagnato da una buona dose di zeri dopo la prima cifra per essere realmente accessibile. Si poteva provare a mettere via un euro al giorno nel salvadanaio... ma decisamente l'opera falliva 3 volte su 4. Anzi, per esperienza, 4 su 4 periodico. Penso di essere anche arrivata a pensare che sarà la prima cosa che andrò a comprarmi il giorno che mi sarò trovata un lavoro serio.
Giusto perchè non c'è inverno senza pioggia, arriva anche il giorno in cui ti devi recare a comprare degli stivali. Impermeabili, caldi, resistenti... ma tutti questi dettagli non fanno venire in mente niente? Per caso i Dottor Martens? Siamo sempre alle solite, avere un paio di stivali è una cosa, avere un paio di anfibi è una cosa, avere i dottor Martens è un'altra. Non c'è niente da fare. Luccicano da sotto i pantaloni, urlano "sono qua, guardami!" da lontano un miglio. Contrastano con la cupa opacità di qualsiasi altro scarponcino. Ti spaccano i piedi come nessun altro fa. Mai inventati cerotti d'emergenza giusto per riuscire a tornare a casa senza morire disanguato prima?
Insomma... poi gli anni passano, questi must purtroppo non evaporano per niente, ma te raggiungi la sana consapevolezza che tutto sommato sei cresciuto comunque. Anche indossando Addidas. Anche con la giacca a vento di H&M. Anche con l'EastPARK del cinese. Anzi, forse meglio! Ecco, arrivati a questo punto, mi spiegate cosa esattamente dovrei urlare in faccia al tipetto che osa presentarsi davanti me con Silver ai piedi, North Sail addosso, EastPak in spalla e... (vabbè! Lasciam perdere che al momento non centra)? Dovrei riversargli tutta la mia rabbia repressa in adolescenza sotto forma di schiaffi, a due a due finchè non diventano dispari? Non so, troppa sfacciataggine in un solo momento, come se una sola persona non solo fosse riuscita ad avere la Luna, ma anche mezza via lattea in allegato. Il mio spirito da 17enne tende a riemergere, forza, un bel sospiro e tutto passa. No, è ancora davanti a me che ride. Ma che ti ridi?!?

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