Profumo, storia di un assassino.

Unisci la propensione alle pellicole che ti provoca il non avere internet ad un'amica appassionata di film e questo ti porterà sicuramente a passare serate come mai ti saresti immaginato. Per esempio ci si può ritrovare a passare due ore e 13 minuti a guardare uno dei più pesanti mattoni che la cinematografia contemporanea sia riuscita a montare. 133 minuti per assistere ad una delle più tormentate storie che ci si potesse inventare. Per farla breve: la storia dell'assassino parte esattamente dalla sua nascita, il giorno in cui è nato in uno dei borghi peggio combinati della Francia 700esca, tra scarti di pesce e resti di polli. Una bella visione effettivamente. Il ragazzo cresce, tra orfanotrofi e conciatori di pelli fino all'incontro decisivo con uno dei profumieri più famosi dell'allora Parigi per bene. Con lui potrà finalmente sviluppare quel senso che la natura gli ha donato particolarmente più accentuato che in tutte le altre persone: l'olfatto. Da prima assimila tutti gli odori del mondo, in un secondo istante imparerà anche a conoscerne il nome, mescolare essenze e creare profumazioni nuove. Questo spiccato olfatto alla lunga porterà il giovane a degenerare, a cercare di isolare fragranze sempre più particolari, a inseguire ogni cosa che si muova, compresa una fanciulla sulla sua strada di casa, dal profumo tanto particolare, che nell'entusiasmo di farlo proprio, ucciderà. Da quel momento è tutto un susseguirsi di cose impossibili, voler ricreare quel aroma ad ogni costo, leggende egizie, corpi bolliti ed ovviamente un intera popolazione in agitazione visti i sempre più frequenti eventi delittuosi. Film consigliato a chi soffre di insonnia ma non teme di avere incubi, a chi vuole vivere un viaggio all'interno di una personalità malata ma non teme di immedesimarsi troppo, a chi ha 2 ore da buttare via ma non crede che forse forse aggiustare la vecchia radio dello zio abbandonata in soffitta non sia più utile... e se l'unica ragione per vederlo fosse voler sapere come va a finire dopo questo mio racconto, non temete, vi fornisco anche il finale: sì, il pazzo riesce a raggiungere il profumo perfetto, l'unica fragranza al mondo in grado di portare la pace in ogni dove.

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