Cado dalle nubi.


Come si sarà potuto evincere sono andata a vedere "Cado dalle nubi" prima apparizione da protagonista per Checco Zalone sul grande schermo. La definizione più azzeccata credo sia stata data dallo stesso film "Meravigliosamente Mediocre". Film dalle minime pretese ma che ha cercato di raggiungere un unico scopo, riuscendoci: divertire. Non è cosa da tutti. La cosa bella è che non si è trattato di due sghignazzatine all'inizio e due alla fine! Esilarante dal primo all'ultimo minuto. Non c'è che dire. Checco Zalone o meglio, Luca Medici, si sta rilevando uno di quegli elementi certi su cui poter contare sempre. A cononare il tutto un intero album di canzoni ripercorrono le vicende del nostro eroe.
In breve la storia è quella di un cantante di piano bar di una piccola cittadina pugliese. Dopo una tremenda delusione amorosa, su consiglio dello zio, molla tutto per andare al nord, a Milano, per cercare veramente di sfondare nel campo musicale. Si imbatte in diverse disavventure, vive le vicende amorose del cugino omossessuale e conosce una ragazza. Immancabile il lieto fine.
Se volessi fare la persona seria direi che scherzosamente il film ha voluto toccare alcuni dei temi più delicati in questo momento: l'omossessualità, la discriminazione raziale, la disoccupazione, la lega (grande piaga sociale). In realtà credo che la forza del film sia proprio il fatto che questi temi siano appena stati sfiorati, tempo di una barzelletta e via! Più veloce della luce. Non c'è alcuna morale alla base di tutto. Nessun pippone su quanto siamo tutti figli dell'umanità, quanto dobbiamo volerci bene bianchi, neri, rossi e gialli. L'ho detto: qui si vuole far divertire e ci si riesce. Per tutto il resto recarsi altrove.

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