Le parole mai dette (o lette)

L'ordine dei giornalisti della lombardia ha aperto un procedimento disciplinare su Claudio Brachino per il servizio trasmesso il 14 ottobre riguardo alle bizzarrie dei giudice Raimondo Mesiano. L'atto non sarebbe conforme al decoro professionale e violerebbe sia il disposto della legge sulla privacy, sia il codice deontologico professionale. Tutto questo, sempre secondo l'ordine, è aggravato dal fatto che il servizio è stato mandato in onda su un canale di proprietà dell'impresa di Silvio Berlusconi, casulmente la stessa parte processuale recentemente condannata dalla sentenza emessa dallo stesso giudice.
Insieme a lui, nella veste di direttore, Annalisa Spinoso, giovane giornalista precaria, che ha messo firma e voce al servizio incriminato e Antonello Sette, caporedattore.

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