Essere o non essere?

Essendo quello estivo notoriamente un periodo di grandi scelte mi sento in dovere di dire la mia. Ovviamente non parlo di scegliere tra Brothers&Sisters e Zelig al giovedì sera ma le scelte sul futuro, quali il liceo e l'università: momenti fondamentali per ognuno d noi.
Primo post quindi dedicato all'istruzione superiore. Personalmente ho frequentato per 5 anni un liceo scientifico di cui ho più o meno ogni giorno odiato prof \ materie \ studenti (ovvero i miei compagni di classe, non tutti si intende eh?). Certamente bisogna analizzare la realtà delle varie città e conseguentemente della zona in cui si abita, essendo assolutamente sconsigliabile affrontare 1 pra di viaggio prima di varcare la porta dell'aula. Detto questo, in media i licei scientifici insegnano materie antiquate e si imparano poche cose ma di tanti argomenti. In sostanza affrontare una simile scelta fine a se stessa è inutile: dopo 5 anni non si sarà in grado neanche di lavorare ad un call-center.
Nella mia città, Genova, parlando di licei scientifici si tirano generalmente in ballo 3 scuole:
(1) Liceo Cassini. Frequentato notoriamente dai figli di papà, i suoi iscritti si preparano già alla facoltà di medicina o ingegneria, strada, appunto, percosa dai loro padri o madri. Con l'eccezione di qualche avvocato o giudice in effetti...
Offre però una preparazione molto severa, spesso esagerata (si dice) ma puntata all'inutilità: versioni di latino a go go e via dicendo... ma in effetti visti da fuori sembrano tanti viziatissimi mangiatori di focaccia.
(2) Liceo Leonardo da Vinci. Frequentato dalla sottoscritta è la cd via di mezzo. Fuori dalla portata dei figli di papà tranne quelli svogliati che cercano una via più facile. Vista la collocazione geografica è spesso affollato dai ricconi quelli tipicamente 'poco nobili' ma arricchiti, spesso volgari nei loro Jeans D&G e con un metro di puzza sotto il naso.
(3) Il King! Ovvero l'ultima ruota del carro. Generalmente considerato di serie C, come ultima via per chi vuole leggere scientifico sopra il diploma, ma di scarsa serietà.
Alla fin dei conti il vero problema dei licei scientifici non è la serie A, B, o C ma la preparazione fornita. Per essere votato alla scienza prevede decisamente troppe ore di latino, soprattutto in relazione alle ore di matematica che a seconda degli anni sono pari o addirittura inferiori.
Se devo valutare oggi la il percorso scelto non posso ignorare l'inutilità dei dati appresi in quegli anni, dalle formule matematiche a memoria alle versioni tradotte dal latino ad una frequenza impressionte ma apprezzo la molteplicità delle strade che ci ha fatto saggiare come prova sul futuro pur criticando il fatto che all'epoca ci sembrava francamente di ammattire! Un corso di chimica di durata annuale, il calcolo dell'area ricopresa sotto una parabola, i logaritimi, il 5 maggio a memoria, rosa rosae rosae rosam rosa rosa... ma, a dirla tutta, la scelta fatta potrebbe essere la migliore soprattutto considerando le alternative. Liceo linguistico? Apre una sola via! Liceo classico? Ancora più inutile! Al latino si aggiunge il greco antico e a dirla tutta questo non abitua all'elasticità la mente quanto (l'odiata) matematica. Un istituto tecnico? Forse la scelta ottimale, ma dipende da istituto ed istituto. Quello che Genova offre non è sufficientemente severo a mio parere. Se c'è una cosa veramente positiva è che il percorso scientifico INSEGNA A STUDIARE, qualsiasi istituto tecnico è assolutamente la scelta più auspicabile se ridimensiona SOLAMENTE la quantità di studio e non la QUALITA': fondamentale!
In conclusione di questo trattato MI RACCOMANDO valutate bene quello che state per fare. Purtroppo a 14 anni questo NON può essere facile e forse neanche fattibile materialmente ma piuttosto chiaccherate con genitori, fratelli maggiori ed amici su quello che veramente vorreste e se la risposta è fare la cameriera puntate su istituti professionalizzanti, sicuamente molto più utili per non ipotecare per altri 10 anni il futuro.

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